MENCUCCI, Ritiro? Scelta era di Sousa. Le donne...
Sandro Mencucci, presidente dell'ACF Women's, ha parlato ai microfoni di RTV38 a proposito del primo storico Scudetto per le ragazze della Fiorentina, che potrebbero festeggiare sabato al Franchi:
"Ancora ci manca un punto. Vincere gli scudetti non è mai facile e creare dal niente una squadra femminile, facendo prima un terzo posto e ora con sei punti di vantaggio sul Brescia a due dalla fine. Cosa ha spinto i DV al calcio femminile? Tramite lo studio sulla squadra femminile di Firenze, è stato deciso di investire su un settore poco considerato in Italia, dove sono poche le tesserate e le risorse. Abbiamo dato questa spinta, e alcune squadre di A ci hanno già seguito, come Empoli e Sassuolo. Panico? E' una ragazza intelligente, non a caso sta lavorando in Nazionale. Ovvio che c'erano da fare dei cambiamenti, volevamo ringiovanire la squadra. Dire arrivederci è sempre doloroso. Fattori? Noi tifosi viola siamo animali strani. Io ho seguito la squadra con tutto l'impegno possibile, come se fosse quella maschile. E il gruppo è capitanato da lui, con tutta la sua esperienza. Anche a Guagni, che ho incontrato ieri, ho detto che parte del merito è suo, che ci hanno lasciato in prima serie. Fattori è bravo ed esperto, e lo è diventato anche nel calcio femminile. Le ragazze sono eccezionali e danno il massimo: per alcune cose bisogna conoscerle, come il senso del dolore. Siamo noi a doverle fermare: fosse per loro resterebbero in campo anche con una gamba rotta.
Ko di Palermo? La delusione di tutti è ovvia. Tutti vorremmo sentire parlare Antognoni, ma l'area sportiva ha Corvino e Freitas che sono i numeri uno e due, e parlano loro ai microfoni. In queste annate è difficile dare spiegazioni. Le quattro partite che mancano ci permettono ancora di sperare il sesto posto: difficile, ma non impossibile. Non è vero che non vogliamo arrivare sesti: arrivare nelle competizioni europee è sempre importante, e negli ultimi anni l'abbiamo sempre fatto, e in maniera sempre decorosa, arrivando due volte in semifinale. In termini economici non è più come una volta, e tra andare e non andare c'è una bella differenza. ADV che ha guardato negli occhi la squadra? Non è un virgolettato, ma una ricostruzione del giornalista, che forse voleva trasmettere la carica. L'incontro è stato come sempre. I DV, quando possono venire a Firenze, incontrano l'area tecnica. Niente ritiro? Sono decisioni che prende il mister. Io la sua decisione la condivido. Quando c'è un sovraccarico mentale tenerli in ritiro può avere effetti negativi. Una strategia può essere quella di farli liberare dalle scorie mentali con il riposo per farli riprendere. Corvino? Tutti ci ricordiamo quante volte siamo arrivati in Champions, e lì ha fatto un grande lavoro: con lui risultati sportivi ed economici. Diamogli tempo. Identità tra città e club? Lo sforzo profuso per la festa dei 90, gli sforzi di far rientrare in società personaggi amati da tutti come Antognoni e Salica... chiaro che non aggiungendo però una stagione brillante tutto si svuota. Sousa? Ripeto: finché siamo in corsa dobbiamo provarci per l'Europa. Se il mister ha pensato di lasciare due giorni ai ragazzi per liberarsi di questa sconfitta odiosa, potremo vedere a posteriori cosa succederà. Noi fiorentini siamo bravi a rialzarsi, e sabato al Franchi deve essere una festa di Firenze, senza se e senza ma.
Prandelli per Guidolin? Fu una scelta di Corvino, avallato poi dalla proprietà. Documento di Salah? Non sono un politico e affronto l'argomento. Nelle contrattazioni con i giocatori ci sono diversi momenti. Quando Salah arrivò in viola era un sabato di fine gennaio, e conosceva appena la Fiorentina. In un primo momento voleva pensarci, ma quando si parla di contratti bisogna riferirsi alle carte ufficiali e depositate. Lui ha firmato un contratto pluriennale depositato alla Lega, la scrittura privata era legata ad un momento precedente. Nelle decisioni che riguardano i calciatori si fa sempre prevalere la volontà, anche se questo può andare contro gli interessi della società. Fermo restando che ancora non è finita: si deve pronunciare il TAS. Trattativa più irritante? Non saprei rispondere, tutti i giocatori con i quali ho avuto a che fare sono riuscito ad apprezzarli nonostante gli scontri. Il più simpatico senza dubbio Frey. Champions femminile? Sì, potremmo giocare al Franchi ma dipende dalle avversarie. Scudetto anche per gli uomini? La speranza dei tifosi viola è coriacea, e nessuno ci toglierà dalla testa un sogno del genere. Nuovo stadio? Abbiamo tutti visto la presentazione. Io sono fiducioso e penso che si farà. Purtroppo l'annata che sta volgendo verso una fine che non immaginavamo arriva nell'anno in cui la società ha presentato questo progetto importantissimo per Firenze.
Cosa imparo dagli errori? Non si smette mai di imparare, e nel calcio un giorno si vede bianco e quello dopo nero. Quello che viene detto e fatto in determinate situazioni un'ora dopo può non valere. Personalmente l'annata di Salah fu particolarmente positiva: noi ci eravamo fidati del contratto depositato, ma tornando indietro forse l'avrei chiamato in sede per parlarci. Assenza dei DV? Purtroppo Calciopoli l'ho vissuta, subita e tuttora ne ricevo le conseguenze. Dobbiamo ancora lottare in un procedimento civile. La Fiorentina è gestita da Andrea: con tante imprese e aziende anche loro hanno le loro suddivisioni. Sono stato a stretto contatto con ADV per lungo tempo e garantisco che la passione che lui ha non è quella che appare. Cognigni - Ramadani? Mi fa sorridere l'asse, che non esiste. Con Fali abbiamo fatto diverse operazioni. Se facciamo la storia dei giocatori da lui portati sono più quelli importanti che quelli non. Chiaro che poi uno si fidi. Dal 2002 ad oggi la società è cambiata molto. Negli anni della Champions eravamo in tre: Cognigni, Corvino e io. Oggi è difficile gestire in maniera artigianale una società. Noi ora abbiamo un'ottima struttura e una società molto ben organizzata, che quest'anno non ha avuto un buon risultato sportivo. Credo di aver fatto tanto per questa società in questi ultimi anni. L'amore che ho per la femminile è lo stesso che avevo per quella maschile. Dobbiamo tutti lavorare ed avere fiducia in questa società, anche se capisco che in questo momento le mie quotazioni possano essere al ribasso. I tifosi sono giustamente incazzati, ma questo significa anche che batte ancora forte il cuore viola".