GALLI, Jovetic potrebbe decidere la gara col Napoli
La partita di questa sera tra Napoli e Fiorentina metterà di fronte due squadre smaniose di mettersi alle spalle un periodo poco felice, caratterizzato anche da ottime prestazioni che spesso non hanno però portato alle due compagini i frutti sperati. Per presentare la sfida del 'San Paolo', Calciomercato.it si è affidato alla competenza di Giovanni Galli, ex portiere dei viola (dal 1977 al 1986) e dei partenopei (dal 1990 al 1993).
Il Napoli manca l'appuntamento con i tre punti da sei turni, la Fiorentina deve smaltire l'eliminazione dalla Champions. Chi arriva peggio a questa sfida?
"Ho visto il Napoli nelle ultime partite, per gli azzurri si tratta esclusivamente di una crisi di risultati e non di condizione atletica e di gioco. Contro la Roma meritavano di vincere e si sono trovati sotto improvvisamente di due gol. Anche contro il Bologna hanno disputato una buona partita senza raccogliere frutti".
Stesso discorso per i Viola?
"Anche per la Fiorentina, secondo me, si può parlare solo di crisi di risultati. Mi vengono in mente tre grandi partite disputate dai viola: contro la Roma, a Milano contro l'Inter e contro il Milan in casa e il bottino è stato di zero punti. Rispetto al Napoli, però, la Fiorentina deve gestire una doppia crisi, data anche dall'ingiusta eliminazione dalla Champions".
La gara contro il Bayern ha portato in dote anche gli infortuni di Marchionni, Vargas e Natali.
"Sono tre assenze molto importanti, soprattutto le prime due, senza nulla togliere all'ottimo Natali. Il gioco sugli esterni è fondamentale per i viola. Marchionni e Vargas sono giocatori completi che svolgono alla perfezione la doppia funzione: sanno difendere e sono attaccanti aggiunti come dimostrano i 5 gol in campionato di Marchionni e i 4 di Vargas".
Vista l'assenza di Vargas, Maggio potrebbe rivelarsi nuovamente l'uomo decisivo della partita?
"Non lo so, dipenderà dalle scelte che farà Prandelli. Non credo che cambierà il modulo della squadra, potrebbe optare per una scelta più prudente avanzando Gobbi, oppure puntare sulla freschezza di Ljajic. Sulla formazione inciderà molto la condizione atletica dei giocatori".
Nel Napoli, Denis e Quagliarella si disputeranno fino all'ultimo una maglia da titolare.
"Sono due attaccanti molto diversi. Mazzarri dovrà decidere se puntare sulla potenza di Denis per scardinare la retroguardia viola o se affidarsi al calcio più manovrato di Quagliarella. Comunque sia, dietro la punta ci saranno due giocatori di grandissime qualità come Hamsik e Lavezzi".
Chi potrebbe decidere la partita?
"La velocità di Lavezzi potrebbe essere determinante contro la difesa viola, penso che i centrali possano soffrire molto la rapidità e l'imprevedibilità dell'argentino. Il Napoli dovrà fare molta attenzione a Jovetic, anche lui imprevedibile e molto tecnico. Il match potrebbe essere deciso dalla velocità di questi due giocatori".
In chiave mercato si fa un gran parlare del ciclo Prandelli. Il tecnico viola ieri si è detto pronto a rinnovare il contratto. Secondo lei il ciclo è veramente chiuso?
"Quello che è stato fatto in questi cinque anni è qualcosa di importane e fantastico. Con l'eliminazione dalla Champions per mano del Bayern è finito un primo ciclo, ma non è detto che non si possa ripartire con uno nuovo, sempre con Prandelli alla guida, soprattutto qualora i viola dovessero centrare l'impresa quarto posto. C'è la possibilità di ripartire, anche perché la squadra potrà contare sull'entusiasmo dei molti giovani acquistati in questi anni".
Momento amarcord, i ricordi più belli dei suoi Napoli-Fiorentina?
"Ne ho moltissimi, è difficile fare una selezione. In tanti anni le due squadre si sono affrontate anche per obiettivi contrapposti, a volte ho giocato una sfida salvezza, altre una sfida per la lotta al vertice. Quando ero alla Fiorentina, ricordo due giocatori del Napoli che quasi nessuno nomina. Ammiravo molto il difensore Ruud Krol e il portiere Luciano Castellini, due giocatori indimenticati e indimenticabili".
Domanda scontata, l'attaccante che l'ha fatta soffrire di più?
"Non c'è dubbio, Diego. Maradona mi ha fatto soffrire più di tutti, ma penso di essere in buona compagnia (sorride, ndr)".