DIRITTI TV, Frattura ricomposta in Lega
La frattura è ricomposta. A poco meno di un mese dall'ammutinamento delle società medio-piccole, che avevano defenestrato il presidente della Juve, Giovanni Cobolli Gigli preferendogli come consigliere il numero uno del Parma, Tommaso Ghirardi, la situazione all'interno della Lega sembra essere tornata tranquilla. A rimettere insieme grandi, piccole e pure la serie B la possibilità di aumentare il valore del prodotto calcio, oggi stimato sui 730 milioni di euro (esclusi i diritti televisivi di Coppa Italia e serie B, ancora invenduti). "La famiglia si è ricomposta - ha detto alla fine della riunione del Consiglio il presidente di Lega, Antonio Matarrese - e i lavori proseguono con la grande volontà di arrivare al più presto a ridefinire il quadro finanziario delle nostre risorse. L'obiettivo comune è quello di ottenere il massimo dalla vendita del nostro prodotto".
Prima dell'inizio del Consiglio, a tenere banco l'accordo sui diritti tv. "Bisogna fare in modo - ha detto il presidente del Torino Cairo - che il campionato di serie A sia più avvincente e abbia almeno 7-8 squadre che possano competere per il primato. Per questo serve una miglior distribuzione delle risorse". Matarrese a fine Consiglio ha parlato di fratture sanate e famiglia ricomposta, trovando il consenso del presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, che al termine del Consiglio aveva spiegato: "Oggi non abbiamo parlato di ripartizione dei diritti tv, ci siamo confrontati su temi più importanti. Dobbiamo cercare magari di aumentare il gruzzolo da dividerci così eviteremo magari di fare delle polemiche. Di serie B abbiamo parlato, ma si tratta di un campionato in grossa difficoltà. Anche la Rai dovrebbe contribuire. Un aiuto dalla serie A? Siamo disponibili ad analizzare le varie soluzioni".