BONFRISCO, Giusto chiedere uniformità di giudizio

17.09.2013 14:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: TMW
BONFRISCO, Giusto chiedere uniformità di giudizio
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Ai microfoni di Tuttomercatoweb.coml'ex direttore di gara Angelo Bonfrisco, analizza i casi arbitrali più eclatanti della terza giornata di Serie A:

Bonfrisco, iniziamo da Torino-Milan e dalle polemiche incorse in occasione del rigore assegnato ai rossoneri e che è valso il pareggio finale. Cosa ne pensa?
"Dico subito che il contatto in area è da sanzionare con un calcio di rigore. Esiste però un errore arbitrale nella gestione della gara. Il punto focale della situazione è il momento in cui la palla esce per la rimessa laterale. Con Larrondo a terra il Torino, a quel punto, ha il diritto di effettuare una sostituzione e l'arbitro ha, invece, il dovere di andare a sincerarsi delle condizioni del calciatore a terra. E' giustificabile che il direttore di gara non abbia fermato il gioco immediatamente dopo l'infortunio dell'attaccante del Toro poiché quest'ultimo inizialmente ha dato l'impressione di potersi rialzare, ma a gioco fermo doveva permettere ai granata il cambio. A questo aggiunto, infine, che la rimessa laterale di Mexes è assolutamente irregolare".

Passiamo al rigore non concesso alla Fiorentina nel match domenicale contro il Cagliari. Rossi viene atterrato in area, è rigore?
"L'attaccante della Fiorentina è stato molto bravo a prendere il tempo al difensore e a posizionarsi davanti a lui. A quel punto l'avversario lo tocca ed è calcio di rigore. La situazione è evidente, però, a velocità normale sia il direttore di gara che l'addizionale di porta posizionato a pochi metri dal fatto non hanno avuto la stessa percezione. E' un errore evidente ma che può succedere".

E delle polemiche di Pizarro e Montella che hanno valso il rosso al cileno che può dirci?
"L'espulsione del giocatore è legittima per le proteste messe in atto, mentre Montella non può prendere ad esempio i fatti che hanno visto protagonista Balotelli per cercare di giustificare il rosso al suo calciatore. Sono, invece, d'accordo con l'allenatore viola quando chiede uniformità di giudizio a prescindere dal nome del calciatore o della squadra"

 

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