BARZAGLI, A qualcuno dispiace che io indossi la fascia
Andrea Barzagli è uno di quei giocatori che ama dire quello che pensa. Lo aveva dimostrato l'anno scorso quando fu il primo a pronunciare la parola fallimento associata alla mancata qualificazione in Champions. E non si tirò indietro neppure quando, a giugno, dichiarò che la cessione di Corini era il più grosso errore della gestione Zamparini. Entrambi gli esempi servono a capire la sua filosofia di vita. Incarna perfettamente il ruolo di capitano. La fascia, dice, lo ha responsabilizzato e la vuole onorare, nonostante i mugugni di qualche tifoso che non lo vorrebbe capitano perché ha detto di volersene andare altrove: «È naturale il desiderio di migliorarsi, per tutti e in qualsiasi lavoro. Mi dispiace se a qualcuno non va che quest'anno indossi la fascia di capitano ma sul campo dimostrerò che la merito».
Da capitano, che effetto le ha fatto vedere tanta gente giovedì al Barbera?
«Siamo rimasti tutti sorpresi dall'euforia e dal calore dei palermitani, non ce l'aspettavamo e li ringraziamo ».
In diecimila nonostante l'incubo del finale dello scorso campionato.
«L'anno scorso è finita male per colpa nostra, non dei tifosi. Va recuperato il rapporto con la tifoseria. Sono pronto, da capitano, ad incontrare i rappresentanti del tifo organizzato».
Troppi gol subiti d'estate, cosa risponde alle critiche piovute sulla difesa?
«Critiche giuste, non siamo andati bene nelle amichevoli precampionato.
C'erano delle attenuanti che da domenica col Real Saragozza non dovranno esserci più. In questi giorni comunque lavoreremo tanto per correggerci e migliorarci ».
L'entusiasmo e la bravura di Colantuono aiutano?
«Lui lavora molto sulla testa, sta eliminando i fantasmi del passato».
Senza Corini a chi toccherà il ruolo di nuovo leader rosanero?
«Siamo in tanti ad avere grossa esperienza, io,Fontana, Miccoli e Amauri, per citarne alcuni. Il brasiliano non è ancora al 100% ma va considerato un nuovo acquisto, può trascinarci in alto».
E chi potrebbe sostituire l'ex capitano nel suo ruolo?
«Di sicuro Simplicio che per me è un regista, ma anche Guana».
Il 26 con la Roma inizia la stagione, cosa vuole fare il Palermo?
«Andare avanti nelle coppe e lavorare in silenzio in campionato per arrivare più in alto possibile. Quest'anno sarà dura, tutte le squadre si sono rinforzate. Sarà difficile persino raggiungere la zona Uefa».
Un aiutino agli scommettitori, chi vede davanti e chi dietro?
«Lo scudetto se lo giocheranno Milan, Inter e Roma. Un gradino indietro la Juventus, poi ci saremo noi, la Fiorentina e la Lazio. Quasi sullo stesso piano anche Torino, Sampdoria e Udinese».