AMORUSO, La Fiorentina sa bene quello che vuole
Quinta vittoria consecutiva e terzo posto in classifica per la Fiorentina di Vincenzo Montella. Ultima vittima l'Atalanta di Stefano Colantuono superata 4-1 con un fantastico Alberto Aquilani. Per commentare il successo dei gigliati la redazione di Tuttomercatoweb.com ha intervistato Lorenzo Amoruso, ex difensore viola anni '90 nonché collaboratore dell'ex ds Corvino negli ultimi anni: "Anche contro i nerazzurri si è vista una buona Fiorentina, messa bene in campo, che ha fatto vedere qualità e capacità tattiche fino al primo gol. Poi c'è stato un calo che ha permesso all'Atalanta di pareggiare. Dopo i viola si sono risvegliati ed hanno ripreso ad attaccare. Con l'espulsione di Cigarini, poi, la partita è terminata. La Fiorentina è una squadra che sa quello che vuole, che ha amministrato bene il secondo tempo. Ha giocatori importanti in difesa e a centrocampo".
Quanti sono i meriti di Montella in questo inatteso inizio di stagione?
"L'idea di gioco è data da Montella, ma sono stati bravi anche il direttore tecnico e quello sportivo a comprare giocatori adatti al suo calcio. Montella dai tempi del ritiro è alla ricerca di gioco importante, un gioco basato sul fraseggio. Su questa base gli uomini mercato hanno trovato giocatori che non hanno paura ad avere il pallone tra i piedi e che quindi sono alla ricerca del gioco più facile. Gente che da tu al pallone. Se butti via meno palloni è più facile fare gol. Inoltre Montella è stato bravo a convincere i tre centrocampisti centrali a fare anche la fase difensiva".
A questo punto Firenze sogna.
"I tifosi devono sognare, guai se non fosse così. Al contrario i dirigenti devono mantenere i piedi per terra e sfruttare l'entusiasmo della squadra e trasformarlo in energia positiva.
L'avere una sola gara a settimana, sicuramente, agevola la Fiorentina nel concentrarsi sulle partite".
Cercando magari qualche tassello in più nel mercato di gennaio.
"Sinceramente io non farei niente anche perché i giocatori che servono per fare il salto di livello non si possono prendere nel mercato di gennaio".
Fra le tante note liete dei viola c'è anche la "non dipendenza" da Stevan Jovetic.
"Non credo sia così facile. Diciamo che la squadra ha dimostrato di non essere dipendente dal montenegrino per un arco di partite, ma farne a meno per tutto il campionato sarebbe veramente dura".
Si può fare un paragone tra la Fiorentina del ciclo Prandelli e quella attuale di Montella?
"Sono due squadre diverse, è difficile fare paragone anche perché in una stagione della gestione Prandelli la Juventus non c'era. Diciamo solo che questa Fiorentina è più leziosa rispetto a quella precedente, e soprattutto non fa gol con un solo bomber, ma con tutti i suoi elementi".