UN CAMPIONATO SENZA OBIETTIVI PUO’ REGALARE LEGGEREZZA AI VIOLA, LA NOIA DI UN ANNO FA E’ SPARITA. COOPERATIVA DEL GOL: SONO GIA’ IN OTTO. RINNOVO CHIESA: INIZIANO I LAVORI, POCHE SETTIMANE PER LA VERITA’…
La verifica post Verona è arrivata ed è stata positiva. Confermata anche la difficoltà della gara: il Bologna non è la squadra di Pecchia, infatti abbiamo assistito ad una sfida molto equilibrata, ma la vittoria viola, seppur benedetta dal palo di Palacio nel finale, è stata meritata per la caparbietà con la quale è stata inseguita.
Un altro passo avanti sul percorro della crescita. Siamo franchi: il cammino è appena cominciato e la strada è piena di insidie. Non sappiamo nemmeno quanto tempo servirà per far lievitare il gruppo di Pioli, soprattutto dal punto di vista mentale. Magari occorrerà tutto il campionato, ma se lo scopo della dirigenza è quello di riaprire un ciclo con un’età media molto bassa, bisogna prendere quel che viene. Di sicuro una stagione senza obiettivi dichiarati, potrebbe avere anche un risvolto buono: la leggerezza d’animo. Una squadra priva di pressioni e deresponsabilizzata, potrebbe sprigionare quell’energia utile a sorprendere tutti.
Intanto un segno plus rispetto ad un anno fa emerge nitido: questa Fiorentina si diverte in campo, non arretra di un centimetro, assalta l’avversario, corre tanto, cerca la porta con grande convinzione e sviluppa una manovra collettiva che ha portato già 8 giocatori diversi in rete per 8 centri totali. La noia mortale di qualche mese fa è solo un brutto ricordo. Insieme a quel tic-toc irritante e ad una Fiorentina sgonfia come una canotto.
La formazione di Pioli è imbottita di giovani e di calciatori in cerca di fama, ecco perché si battono con grande forza. Certo sbagliano, ma si rialzano sempre e ripartono. Questo particolare spinge i tifosi del Franchi a credere nei viola, pur sapendo che sarà un’annata di sofferenza e rincorsa, rispetto alle posizioni nobili che la Fiorentina di Montella e del primo Sousa era abituata a frequentare. La bella gioventù viola si fa guidare da una sana incoscienza sulle ali dell’entusiasmo: alla lunga potrebbe diventare un’arma importante. Questa freschezza si manifesta anche in allenamento, altro dato interessante: se si lavora così bene in settimana - tra l’altro piena perché purtroppo orfana dell’Europa -, i frutti si vedono in partita. Avanti così, dunque. Senza voli di fantasia, né false illusioni, credendo solo nel potente lavoro di Pioli, in attesa di conoscere le volontà dei Della Valle, al netto degli avvoltoi…
L’immagine attuale di questa ripartenza viola è Federico Chiesa: al di là di un gol di rara bellezza e di una prestazione ancora eccellente, la questione del suo rinnovo di contratto diventa attuale e urgente. L’aspetto positivo è che questa vicenda può trovare una convergenza di interessi: la società rinforza la posizione di un proprio gioiello di fronte agli assalti di mercato e il calciatore riceve un riconoscimento al proprio valore. Napoli, Inter e club esteri sorvolano la testa di Federico con valutazioni dai 40 ai 50 milioni: se il listino e’ questo, è normale che il giocatore chieda quanto merita. Con un distinguo da fare rispetto al caso Bernardeschi: Chiesa junior se firmerà il nuovo contratto resterà come minimo qualche anno a Firenze, scommettendo su un rilancio tecnico della squadra. E la sua presenza servirà come volano ideale per attrarre altri calciatori in riva all’Arno. I lavori per ridiscutere il contratto sono appena iniziati e non dovrebbero protrarsi a lungo. Tempo due-tre settimane l’operazione dovrebbe risolversi. Sarebbe impensabile immaginare il contrario ovvero un caso aperto ancora a Natale, col mercato invernale alle porte…