PIOLI E IL RITIRO DI MOENA: L'UNICA VIA PER PENSARE DI RIPARTIRE

02.07.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PIOLI E IL RITIRO DI MOENA: L'UNICA VIA PER PENSARE DI RIPARTIRE

No, non è stata nemmeno questa una grande settimana. Dal comunicato dei Della Valle al botta e risposta società-Borja Valero sono passati altri sei giorni in cui è successo più o meno di tutto, mentre inevitabile si allarga ancora di più la spaccatura interna alla piazza sportiva. Comunicati e striscioni, parole pesanti come macigni sulle residue speranze dei più di osservare una ripartenza positiva, motivata, entusiasmante.

In realtà a tre giorni dal raduno con visite mediche e successiva partenza per il ritiro di Moena (8 luglio) il termometro tocca già temperature da colpo di sole. Con la preoccupante sensazione che le verità di Borja Valero, in arrivo nei prossimi giorni al pari della firma con l'Inter, funzioneranno da ulteriore detonatore delle polemiche. Perché poi la Fiorentina debba sempre trovare il modo di lasciarsi male, anche con i propri simboli, è ormai mistero consolidato.

Resta sul tavolo, in questo modo, un'eredità ancor più pesante che Corvino dovrà gestire in attesa che, dopo tanti annunci, anche Salica e Antognoni riescano ad alleggerirgli il lavoro. Perchè quel processo di riavvicinamento alla gente avviato agli albori della scorsa stagione, oggi è stato come minimo sabotato dalle stesse parole dei Della Valle e dagli sviluppi amari di una vicenda come quella di Borja Valero che tocca il tasto più debole dei dissapori con la tifoseria.

Con le grandi manovre all'orizzonte (i prossimi saranno giorni decisivi anche per il futuro di Bernardeschi) non resta che augurarsi che soprattutto Pioli riesca nell'impresa di attirare i riflettori su di sé. Più o meno come capitò ai tempi dell'arrivo di Paulo Sousa (e anche in quel ritiro di Moena il nuovo tecnico si ritrovò con una squadra virtuale e tante voci) che a dispetto di quella che si è rivelata la sua storia fiorentina riuscì comunque a stregare tutti e guadagnarsi ampi bonus di fiducia.

Di lì a poco, nonostante tutto, sarebbe nata una Fiorentina capace di stupire tutti in vetta alla classifica per quasi cinque mesi. Quel patrimonio oggi dilapidato da parte del portoghese per le note vicende è comunque la strada obbligata che si profila dinanzi a Pioli, la cui era comincerà finalmente a breve sul campo del “Benatti” di Moena.

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it