JUVENTUS-FIORENTINA. Le sfide nella sfida
Un tempo, per la Fiorentina, quella contro i bianconeri, era, senza alcun'ombra di dubbio, la madre di tutte le partite. Poi ci si sono messi fallimenti, penalizzazioni e argonauti vari a smorzare la rivalità. E così le sfide con l'Inter e con la Roma hanno iniziato ad infiammare il cuore dei tifosi viola almeno quanto quelle con la "Signora". Ci sono però dei fatti concreti ed inequivocabili a rendere il match di oggi di particolare interesse. Le due squadre hanno come obiettivo più o meno dichiarato la conquista di un posto in Champions League. Attualmente i bianconeri hanno un notevole vantaggio sul Milan ed uno abbastanza consistente proprio sulla Fiorentina. Ma con gli uomini di Ancelotti ancora in lizza per la vittoria nel massimo torneo continentale, ecco che l'ultimo posto disponibile per accedere all'Europa che conta potrebe diventare il terzo. E così l'incontro di oggi potrebbe trasformarsi in un vero e proprio spareggio. La Fiorentina trova come avversario un allenatore che a Torino sta cercando di ripercorrere ed eventualmente migliorare il cammino che 15 anni fa intraprese a Firenze: in riva all'Arno raccolse una squadra finita in maniera rocambolesca in Serie B e la portò alla semifinale di Coppa delle Coppe al Camp Nou; in riva al Po ha preso in mano una nobile neo-promossa per riportarla ai massimi livelli del calcio nazionale e internazionale.
Cesare Prandelli in bianconero ha vinto moltissimo, ma come giocatore; i soliti rumours dicono che un giorno potrebbe tornarci da allenatore, lui stesso ha ammesso di esserci andato molto vicino; è questa comunque la prima sfida nella sfida di oggi: quella tra l'ultimo tecnico capace, non ce ne voglia il grande Trap, di far sognare Firenze e quello che la sta facendo sognare ora. Purtroppo l'assenza di Adrian Mutu priverà il pubblico di un confronto tra il fuoriclasse rumeno e gli inossidabili Del Piero e Trezeguet, gustoso anticipo dei prossimi Europei; toccherà a Frey e Buffon servire l'antipasto di quello che sarà il girone più difficile ed interessante della manifestazione in programma in Svizzera e Austria l'estate prossima. Alla faccia della rivalità, sono stati molti, nella lunga storia delle due società, i giocatori che hanno percorso nei due sensi la strada che dalle dolci colline fiorentine porta ai piedi delle Alpi: da Baggio e Gentile a Vieri e Mutu, passando per Buso, Torricelli, Chiellini e Miccoli. Uno solo ex, però, sarà oggi in campo; e di qui il passaggio al discorso sulle assenze è assai breve: molte meno del previsto, quelle dei bianconeri, graziati dal giudice sportivo proprio per l'ex viola Zanetti e rinfrancati dai recuperi lampo di Trezeguet e Iaquinta; in casa viola, oltre a quelle, preventivate, di Semioli e Mutu, ci sarà da registrare quella di un altro ex, Cristian Vieri, lasciato a casa per "scelta tecnica". Ed ecco che vanno a definirsi i due schieramenti per la gara di oggi: Ranieri dovrebbe schierare, davanti a Buffon, Zebina, Stendardo, Legrottaglie e Molinaro; a centrocampo accanto a Zanetti un vecchio obiettivo della Fiorentina, il maliano Sissoko, con Palladino e Camoranesi sugli esterni. In attacco i due uomini decisivi della finale di Euro 2000, Trezeguet e Del Piero. Prandelli non si lascia condizionare dalle defezioni e davanti alla cosiddetta difesa titolare, quella con Ujfalusi, Gamberini, Dainelli e Pasqual, si affiderà ad un terzetto di centrocampisti di qualità e quantita, formato da Donadel, Kuzmanovic e Montolivo, quest'ultimo alla ricerca della forma migliore dopo una serie di prestazioni opache. In avanti un terzetto formato da Santana, Pazzini e il camaleontico Jorgensen, che potrebbe finalmente giostrare nel suo ruolo naturale.