AG.LEDESMA, Fiorentina? Lotito voleva troppo
Ledesma sostiene di aver sposato il progetto Lazio, ma la verità è che avrebbe potuto farlo due mesi fa quando gli abbiamo prospettato il rinnovo a condizioni da top player. Ledesma ora ha visto che non ha trovato nessuna squadra. La Lazio non è un taxi che viene preso quando fa comodo". Queste, in sintesi, le accuse ribadite ieri dal presidente Lotito al centrocampista argentino, ancora una volta escluso dalla lista Uefa. Un aspro botta e risposta che sembra, dunque, allontanare le speranze di riconciliazione, riaccese in extremis dalla mancata cessione. Per approfondire la vicenda, la redazione de lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva Vincenzo D'Ippolito, agente di Ledesma, che sorpreso dalle dichiarazioni del patron capitolino ha spiegato il punto di vista del mediano argentino. "Questa ennesima esclusione non l'ha presa benissimo, è una scelta tecnica, almeno così dicono. Ma si dovrebbero mettere d'accordo, non so se è una scelta tecnica veramente. Comunque né io né il ragazzo ci abbiamo capito nulla. E' una decisione difficile da interpretare"
Ma il famoso chiarimento tra le parti c'è stato o no?
"Si, ci siamo visti a Cortina il 22 agosto, io e il ragazzo con Lotito. In quella occasione si erano chiariti. Il presidente gli aveva promesso che avrebbe fatto un distinguo con gli altri e avrebbe riabilitato l'immagine del giocatore"
Se dovesse fare un pronostico, ora cosa potrebbe accadere?
"Lui è un giocatore della Lazio, ha un contratto per due anni, sarà sempre a disposizione come sempre ha fatto. Ho sentito parlare di stimoli rivolti al mio assistito, ma quel discorso ma quel discorso fatto da Lotito era riferito ad altri"
Anche la questione del taxi?
"Si, anche lì mi ha detto che si riferiva ad altri e non a Ledesma, anche perché non c'è motivo di fare queste dichiarazioni. La situazione è chiara: il 12 giugno ci siamo incontrati, abbiamo trovato un accordo, rinunciando all'articolo 17, abbiamo aspettato una proposta verbale per il rinnovo del contratto perché Lotito ha detto che i contratti per lui valgono come una stretta di mano. Dopodiché in giornata si decise di fissare il prezzo di 15 milioni. Ma la sua cessione sarebbe stata presa in considerazione solo con l'arrivo di una grande squadra che avrebbe fatto la Champions. Poi il ragazzo ha fatto il ritiro in maniera esemplare. Era il fulcro del gioco della Lazio, poi da un momento all'altro si è pensato di cambiare tutto e per me questo è inverosimile"
L'ultimo giorno di mercato è stato visto entrare nel box della Fiorentina…
"Si era parlato di un prestito alla Fiorentina, ma la richiesta di Lotito è stato esosa e la Fiorentina non se l'è sentita. E' stata una trattativa dell'ultimo giorno, era difficile. Comunque la Fiorentina già si era informata quando venne ceduto Melo. Erano i tempi di Auronzo e il ragazzo confermò che stava bene alla Lazio e sarebbe andato via solo se fosse arrivata una squadra più grande. Ha fatto chiaramente capire al presidente che la Lazio valeva più della Fiorentina"
Ma c'è il rischio che finisca per vie legali?
"Non lo so, non lo so. Adesso è presto per dirlo. Io adesso farò un passo indietro, perché le esigenze di Cristian sono per me primarie"
E' la prima volta che gli capita una cosa simile?
"Si non sono abituato ad avere rapporti con persone che cambiano idea ogni minuto".