MILAN, Domenica non è un derby
Non si placa il botta e risposta tra Milan ed Inter riguardo al derby in programma domenica prossima alle 15. Dopo le parole di Massimo Moratti, ecco un comunicato apparso sul sito ufficiale del Milan. Ne riportiamo il testo: No, con il massimo del rispetto per una sfida stracittadina che è parte integrante della storia del calcio italiano, non è un derby nel senso più autentico della parola. E' la stessa storia della partita di Milano a confermarlo. Concetti come rivalità, supremazia, sfottò, fanno parte soprattutto del derby d'andata, dove gli interessi di classifica non sono mai fondamentali, mai ultimativi. E' al ritorno invece che si guarda più alla classifica, si fortificano principi come la concretezza, l'efficacia, la praticità. Non è un derby perchè se si concentra l'attenzione sul vero nome della sfida, il rischio è sviare l'attenzione. Fede, orgoglio di appartenenza, passione ci sono comunque da ambo le parti, ma non devono essere sbattuti in prima pagina soprattutto per il tipo di sfida che attende il Milan. I rossoneri sono usciti dal campo di Torino la sera del 12 aprile battuti e, secondo i più, fuori da ogni gioco per l'area Champions.Non solo: i rossoneri si sono svegliati domenica 20 aprile con uno svantaggio di sette punti dalla Fiorentina, all'indomani del vittorioso anticipo dei viola contro il Palermo. E' quello il momento in cui non hanno mollato. E proprio perchè non hanno mollato che se la stanno ancora giocando a testa alta. Non hanno mollato, ovvero si sono dati un obiettivo: vincerle tutte e cinque.
Senza smanie stracittadine, senza pruriti da rinvio della festa scudetto della prima in classifica o altri luoghi comuni sostanzialmente fini a sè stessi.Vincerle tutte e cinque: è proprio per questo che non è un derby. E' la terza delle cinque, sono 90 minuti fra gli ultimi 270. E' il crocicchio fra strade diverse. Sappiamo di essere attesi, ma dobbiamo andare per la nostra strada. Che non è quella del derby: questo è un termine in cui ci si immerge, sono partite in cui ci si isola dal mondo e dalla classifica e si pensa solo al derby stesso. Il Milan ha un altro compito, più duro: guardare oltre. Affrontare l'Inter guardando anche avanti e pensando che si dovrà giocare con lo stesso spirito in seguito, contro Napoli e Udinese. Anzi, deve essere proprio il desiderio forte di dare importanza alle sfide del San Paolo e di San Siro contro i friulani, ad animare i giocatori del Milan nella partita di domenica. Senza retorica e con tanta umiltà. Quella vera, quella con cui si è disposti a soffrire attimo per attimo e partita per partita pur di arrivare dove sappiamo"