ARRIGONI, Ci mancherà l'apporto dei nostri tifosi
Mister, come sta la squadra?
“Bene: è rientrato in gruppo anche Lavecchia, sono prontissimi sia Castellini che Antonioli. L’unico che sta lavorando a parte è Moras: spero sia pronto per la trasferta di Milano contro l’Inter”.
Di cosa ha paura, in particolare, della partita di domani a Firenze?
“Io non ho paura. So che la partita è difficile: incontriamo una delle grandi squadre del campionato. Loro in casa da qualche hanno sono devastanti, in più sono motivati perché devono rimettersi in carreggiata dopo le prime due giornate: diventa ancora più difficile. Ma so per esperienza che ogni partita ha la propria storia, perciò si va là convinti”.
Come li si può mettere in difficoltà?
“Non hanno punti deboli. Bisogna correre, fare sacrifici, aiutarci l’un l’altro e sperare nella scarsa vena di qualche giocatore importante della Fiorentina. E dobbiamo anche cercare di ribaltare l’azione, anche rischiando qualcosa, perché se ci difendiamo e basta diventa difficile: se ci difendiamo tutti lì dietro, di rischi ne corriamo comunque, quindi tanto vale prenderli cercando anche di mettere in difficoltà gli avversari”.
Non pensa che la Fiorentina possa essere cotta dopo l’impegno in Champions League?
“No, assolutamente: lo potrebbe essere se Prandelli avesse fatto giocare gli stessi undici, invece ha ruotato molti giocatori. Se la Fiorentina fa una gara di alto livello, se giocano tutti al massimo, per noi è difficile. Per questo noi dovremo cercare di correre tanto e con la testa”.
Servirà un Bologna più forte che a San Siro?
“Senz’altro: servirà una squadra con più attenzione rispetto a Milano”
Ha qualche dubbio di formazione?
“Sono tutti a disposizione, tranne Moras, ma non ho tanti dubbi: anzi, ho già deciso e in allenamento dirà chi gioca. Tengo presente anche che mercoledì giochiamo di nuovo”.
Cosa aspetta da questo trittico di partite ravvicinate?
“Per fare punti, bisogna migliorare le prestazioni. E comunque non è solo un trittico: dopo queste tra partite, contro Fiorentina, Udinese e Napoli, incontriamo Inter, Lazio, Sampdoria e Juventus! E di punti ne dobbiamo fare comunque: se fanno decidere a me, li vorrei fare subito”.
Domani chiederà qualcosa di diverso agli attaccanti?
“Sicuramente cambierà la partita rispetto a domenica: gli spazi stavolta ci saranno, un po’ come a Milano, mentre contro l’Atalanta erano molto pochi”.
La Fiorentina è da scudetto?
“Vendo ancora Inter e Juventus un pelo sopra a tutte le altre squadre. La Fiorentina è li vicina, ma adesso inizia a lavorare anche su altri fronti e, volendo lottare su tutti i fronti, deve abituarsi a questi ritmi, a cui le altre sono abituate da tempo”.
È curioso di capire quanto vale il Bologna in questa Serie A?
“Sì, anche perché non riusciamo ancora ad esprimere in partita quello che produciamo in allenamento: noi possiamo fare meglio, ma non so questo dove ci porterà, non so che valore abbiamo in campionato. Altri lo sanno già, ma io non lo so ancora, onestamente. Io sono molto convinto che possiamo fare qualcosa di buono ma, finché non lo facciamo vedere in campo, parlo di nulla”.
A Firenze sarete senza tifosi.
“Purtroppo, sì. È una cosa che non riesco a comprendere, però queste sono le decisioni e vanno rispettate. Mi era capitato anche in occasione della prima partita di Coppa Uefa col Livorno, dopo i fatti di Catania: non ho mai capito perché noi dovessimo giocare senza pubblico, me lo devono ancora spiegare. È troppo semplice risolverla così: ci sarà chi ha sbagliato e quelli vanno puniti, cosa c’entrano gli altri? Non è molto comprensibile: ci provo con tutta la mia volontà, ma non riesco a capire; e penso di non essere l’unico”.
Che precedenti ha contro la Fiorentina?
“Ho vinto, però in casa, sia col Cagliari che col Livorno. E le ho perse tutte e due fuori casa: speriamo di ribaltare questa situazione”.