FELIPE A RFV: "IGOR FORMIDABILE E PUÒ ANCORA CRESCERE. MANDRAGORA E BARAK..."

09.03.2023 13:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
FELIPE A RFV: "IGOR FORMIDABILE E PUÒ ANCORA CRESCERE. MANDRAGORA E BARAK..."
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© foto di Federico De Luca

L'ex difensore viola Felipe Dalbello ha parlato della sua esperienza a Firenze e dell'attualità viola a "Viola Amore mio" su Radio Firenzeviola. Ecco le sue parole: "Manco da tantissimo tempo ormai da Firenze, ogni anno dico che prima o poi voglio passare ma il fatto di continuare a giocare non mi aiuta. Ma mi manca perché ci siamo trovati bene con la famiglia e abbiamo ancora diversi amici li. Questo è l'ultimo anno poi voglio dedicarmi ad allenare. Verrò magari a fare il corso a Coverciano".

Il suo giudizio sulla Fiorentina? "Ho visto la partita con il Milan e mi ha entusiasmato, vedevo il fuoco dentro e una qualità tecnica elevata. Se la uniscono alla voglia e l'attenzione la Fiorentina può andare avanti in classifica e nelle coppe. Sono tanti giocatori di qualità guardando anche la panchina, da lì capisci la forza di una squadra. Forse la gestione dei giocatori ha creato qualche difficoltà ma ora abbiamo visto come è entrato Jovic, con l'argento vivo addosso e questo aiuta tutta la squadra".

Reale valore viola quello con il Milan? "Ci sono valutazioni da fare, con il Milan o una big la voglia di fare risultato e l'attenzione per non prendere gol sono maggiori. Sul gioco bisogna avere maggiore pazienza, nel senso che devi sbloccarla subito o fare di tutto per non prenderle perché tutte le squadre ormai sono ben attrezzate, magari ti segnano con contropiede e poi si chiudono".

Igor tornato ai suoi livelli? "Sono contento di avergli dato una mano quando arrivò alla Spal a capire il calcio italiano ma lui era già preparato e voglioso di farsi vedere. Ma ora basta con il fisico! E' uno che si cura al massimo, non beve, cura l'alimentazione e si allena anche quando è libero. Ho visto un intervento contro Ibra, è arrivato con un passo e un atteggiamento che fanno pensare a un giocatore formidabile. Ma tutta la difesa della Fiorentina non ha paura, fa l'1 contro 1 e facilita il lavoro alla squadra. Igor comunque è ancora giovane ed ha qualità importanti, ora farà esperienza anche in Europa, può ambire a calcare campi importanti".

Si difende più difficilmente per la Fiorentina? "Se hai tanto campo da coprire e c'è la palla libera c'è difficoltà ma se hai questi altri giocatori che vanno subito ad aggredire ti aiuta molto".



Come vede Dodò? "Il campionato italiano non è facile, ci vuole un periodo di adattamento ma se ha fatto quella partita con il Milan contro Theo significa che ha capito quando usare la sua velocità. Non è alto ma è bravo nella diagonale, sopperisce insomma con altre qualità".

Mandragora pedina fondamentale? "E' uno di quelli che sembra non si veda perché è uno che è sempre nella posizione giusta, si fa dare palla, è intelligente a capire se deve andare in appoggio o no. Fa giocare bene la squadra con il suo lavoro oscuro".

La Fiorentina può vincere la Conference League? "Ha tutto per fare bene e arrivare in fondo. Credo che vincere in Europa è sempre importante anche se è la Conference, per un giocatore è grande visibilità. Poi sulla carta, al netto di alcune squadre forti, la Fiorentina non è da meno di altre e può farcela".

Barak delude rispetto a Verona? "La stagione passata è andato in doppia cifra e già arrivi con un'immagine di chi segna. Al di là del gol di Verona però è uno che sa sempre muoversi bene e trattare bene la palla. Certo se è stato preso per i gol segnati ci sono aspettative su di lui in tal senso e di prestazioni. Ma con la concorrenza non può rilassarsi perché c'è chi ti può sostituire".

Il rapporto con i tifosi viola? "Mi sono sempre comportato bene a Firenze, ricordo quando a Lecce giocammo per la salvezza, erano tutti indisponibili ed io ero fuori rosa. Guerini, che era subentrato, mi chiese di giocare ed io ho dato la mia disponibilità pur spiegando che non avevo 90 minuti. Lo stesso discorso ci fu per Marchionni che però si fece male subito. Ci salvammo grazie a quella partita e molti tifosi mi riconoscono questa disponbilità".

Ricordi del 9 marzo 2010? Il ritorno di Fiorentina-Bayern, ero titolare e vincemmo ma fummo eliminati. Con il Var e senza quel gol sarebbe cambiato tutto. Io ero sull'azione ed ero sicuro fosse fuorigioco sul gol di Robben. Eravamo un gruppo di giocatori-amici, difficilmente ho trovato uno spogliatoio cosi, al di là del valore tecnico"