DINI A RFV, Razzismo negli stadi: come va punito
Il tema del razzismo negli stadi è stato l'argomento approfondito dal programma "Scanner" su Radio Firenzeviola a cura di Giulio Dini che si è espresso così: "E' necessario fare dei distinguo e poi andare a sanzionare. Il razzismo esiste ma esiste dove esiste già il razzismo. Se una curva è espressione di un pensiero e di una collocazione che mette sempre in pratica il razzismo allora ha una valenza mentre in altre situazioni è circostanziale alla partita. A volte si dice l'ha sentito uno, a volte due, a volte solo il commissario di campo ma se abbiamo le telecamere deve essere accertato se si sono levati cori di tal tipo".
Anni fa c'era più rispetto? "Lo stadio come l'ho conosciuto io a fine anni 70 era una zona franca, era concesso tutto. C'era il pensiero annacquato rispetto a queste cose, era un problema meno sentito ma non è verro che eravamo più rispettosi e attenti perché lo siamo più ora. Si è rientrati già tanto dentro una cornice, ci sono striscioni che non possono entrare, ci sono controlli, ci sono regolamentazioni... Non va bene perciò la manica larga nel momento in cui hai stabilito delle regole, non si può colpire uno sì e uno no. Se il problema è sentito come serio dobbiamo intervenire sempre".
Parole di Gasperini? "Neanche troppo tra le righe voleva dire che a Bergamo Vlahovic sta sulle scatole e viene colpito sempre come succede a me a Firenze. Non fa differenza -intendeva - se uno viene definito in un modo o in un'altro. Ma la stessa curva allora potrebbe derubricare da offese razzista a offese, come accaduto per l'ingiuria nel codice penale per capirci".
Ci sono anche altre situazioni: "A proposito di Lukaku, ho trovato una lettere della curva dell'Inter che dopo gli episodi in Cagliari-Inter del 2019 al suo calciatore ha detto che il coro non aveva intento discriminazione ma l'intenzione di voler colpire l'avversario ed anzi era manifestazione di orgoglio perché temuto. La curva pensa questo, sull'autobus insomma nessuno si sognerebbe di farlo. Devono essere condannati però tutti gli episodi perché quando la massa si fa prendere la mano, uno lo fa per un un motivo, uno per un altro ma deve essere colpita. Però bisogna stare attenti a cosa si vuole colpire. Alcune curve sono espressioni di questo, tipo Lazio e Verona ma anche quella della Juve. Ci sono degli episodi precisi"
Negli altri paesi vengono puniti questi episodi? "In Olanda fatti anche degli arresti, un turno di sospensione in NBA ma legati ad un contesto ben preciso per episodi di violenza sui neri da parte della polizia. E' necessario che la sensibilizzazione parta dalle istituzione come dopo Raciti misero i tornelli e la tessera del tifoso, così bisogna fare per il razzismo cioè l'organismo europeo deve dare una linea precisa"