CAPUTI A RFV, Non ha senso sacrificare il campionato
Ha parlato questa mattina ai microfoni di Radio FirenzeViola il giornalista Massimo Caputi: "Secondo me la Fiorentina in Conference League se la può giocare con tutti, un passo per volta. La Fiorentina ora deve pensare al Sivasspor. Non deve andare in Turchia per proteggere il punteggio. La Conference come ha dimostrato la Roma lo scorso anno può essere un buon palcoscenico".
La Fiorentina dovrà lasciare qualcosa in campionato per concentrarsi sulla Conference?
"Io credo che solo in Italia ci facciamo queste "pippe mentali". Tutte le coppe hanno questa difficoltà: sono in mezzo alla settimana, ed è scomodo. Non condivido comunque il pensiero "devo lasciare questo obiettivo per concentrarmi sull'altro". Con le rose da 25 giocatori e i 5 cambi, quindi con la possibilità di poter cambiare mezza squadra, la Fiorentina deve dare il massimo in tutte le competizioni. Ripeto, questo è un problema italiano, se guardi le altre in Europa, le squadre giocano con i giocatori più forti sempre, senza pensare al turnover".
Italiano ha trovato la squadra in concomitanza con la crescita dei big e l' ha trovata in un momento importante.
"Ha trovato dei giocatori importanti e i risultati cominciano ad arrivare. Menomale perché la posizione della classifica non rispecchiava il valore della rosa. Barak, Dodo, sono ottimi giocatori. A me piace molto Amrabat, già prima del mondiale. La Fiorentina aveva il problema di trovare giocatori importanti e il gol. Oggi che la squadra trova il gol, vince e gioca meglio".
Riforma supercoppa?
"Non trovo nulla di sbagliato, è un modo per spettacolarizzare la competizione. Verrà fatto il prossimo anno che il calendario è meno fitto. A me piacciono le novità. Vorrei anche una Coppa Italia stile coppa d'Inghilterra. Il campionato, ormai è parecchio tempo che è uguale, le ultime tre sono sempre le solite e anche le prime tre. Mi rendo conto che è difficile, specialmente in Italia, ma mi chiedo che senso e che pubblico hanno certe partite...".
Caputi ha poi aggiunto:
"Ieri il Milan non aveva un italiano in campo, bisogna fare uno sforzo e puntare sugli italiani, sui giovani. Adesso bisogna vedere anche l'andamento delle competizioni europee. Se dovesse andare bene, è vero che sei distante dalla Premier, però il calcio italiano avrebbe 3 squadre su 8 in Champions, 2 su 8 in Europa e 2 su 8 in Conference. Questo vuol dire che puoi fare squadre competitive anche con meno budget e con giocatori meno conosciuti. Basta vedere il Napoli con Kvarastkhelia".