VOGLIA DI TATA
Alla fine potrebbe di nuovo toccare a lui, dopo quasi un’infinità di tempo. Ciprian Tatarusanu scalda i motori e per la gara di domani contro il Parma si candida finalmente ad una nuova maglia da titolare, un evento che per il portiere rumeno non si verificava addirittura dal 22 febbraio scorso, quando i viola impattano (ingenuamente) per 1-1 in casa contro il Torino dopo essere passati in vantaggio a 5’ dalla fine. Da allora solo un calvario pazzesco alla schiena e tanti rinvii sul suo ritorno in campo. L’ex numero uno della Steaua infatti è tornato a disposizione di Montella solo il 16 aprile in occasione del pari esterno contro la Dinamo Kiev ma da quel giorno non è mai sceso in campo, complice sicuramente anche una condizione decisamente sopra le righe del compagno di reparto Neto, da mesi in scadenza di contratto e con l’armadietto già prenotato all’interno dello Juventus Stadium.
A giudicare, però, da quello che è stato il rendimento del reparto difensivo viola nel recente passato (sul quale, è bene premetterlo, Neto ha le sue responsabilità fino ad un certo punto), sono in tanti a sperare che Tatarusanu possa rivedere quanto prima il campo. Il primo motivo è legato al fatto che le prestazioni offerte dal rumeno nei primi mesi del 2015 sono ancora sotto gli occhi di tutti (l'esordio, guarda caso, in Serie A fu proprio contro il Parma), il secondo è legato al confronto tra le medie reti subite di Neto e del buon Tata: col brasiliano in porta (e nonostante anche il momento devastante della difesa viola), la Fiorentina subisce una media di un gol ogni 73’ di gioco e da inizio stagione ha mantenuto la porta inviolata in 12 circostanza col suo numero 1, mentre con Tatarusanu la media è di certo migliore, visto che i viola subiscono di media un gol ogni 90’ con lui in porta e che solo in 4 gare la rete dei viola è rimasta imbattuta: un trend da invertire assolutamente, visto che Tatarusanu dal prossimo anno sarà il titolare inamovibile della porta viola. E quale viatico migliore se non metterlo alla prova?