VISTA IN TRASFERTA, Quelli che... i sogni
Dopo il nubifragio al Franchi nel turno infrasettimanale dello scorso mercoledì, che ha sottoposto i presenti sugli spalti allo stremo delle forze fisiche per la notevole quantità di pioggia, i tifosi sono pronti per una delle trasferte più semplici del calendario. L'anticipo delle 18.00 del sabato, la relativa distanza e il clima quasi primaverile, agevola il primo esodo della stagione. Pochi i pullman organizzati, la maggior parte si sposta con mezzi propri e (come avveniva qualche anno fa) in treno. Interi nuclei familiari, diverse generazioni che vanno a riempire quasi per intero il settore ospiti del Dall'Ara di Bologna, 1500 supporter viola al seguito. La maggior parte dei tifosi si posiziona negli spazi preposti un'ora prima della gara, l'effetto ottico è incredibile, bandiere, sciarpe, stendardi, il viola in ogni angolo e spazio. Al riscaldamento dei portieri applauso per Tatarusanu, dopo l"incidente di percorso" di mercoledì, un gesto di fiducia e di supporto.
All'ingresso in campo i soliti cori di incoraggiamento, il momento non certo brillante della squadra, è motivo per dare una carica e una spinta in più. La formazione è scontata con il forfait all'ultimo istante di Vecino al posto di Badelj, il modulo del 4-3-2-1 quello che ha portato maggiori garanzie :Tatarusanu, Salcedo, Gonzalo, Astori, Milic, Badelj, Borja Valero, Tello, Bernardeschi, Ilicic, Kalinic. Finalmente il fischio d'inizio i viola attaccano dalla parte opposta del settore, ma la visuale è ottima, con la Fiorentina che si porta in avanti e con Ilicic che nei primi minuti colpisce un palo. La squadra viola sembra avere convinzione e voglia di fare, è ancora Ilicic che da una punizione centra la traversa con Kalinic che manda il pallone in rete e fa sobbalzare per il vantaggio, ma la rete è annullata per un presunto fuori gioco che non si nota per la distanza. La sfortuna in questa prima fase porta a momenti di apprensione, ma il fallo di Gastaldello in area su Kalinic, con espulsione da ultimo uomo e rigore riporta fiducia e ottimismo.
Il croato si porta sul dischetto e segna una prima volta, esplode un boato di gioia che si ferma in gola quando l'arbitro fa ripetere. La freddezza dell'attaccante viola supera anche questa difficoltà e finalmente l'euforia è totale. L'inferiorità numerica degli avversari e il vantaggio portano a un minimo di tranquillità. Si va all'intervallo dopo due minuti di recupero. Alla ripresa l'intensità di gioco dei viola inizia a calare, il primo cambio è di Tomovic al posto di Salcedo ammonito. Al trascorrere dei minuti i padroni di casa sembrano trovare fiducia, anche perché gli ospiti lasciano spazi con il solito estenuante e sterile possesso palla. Non si riesce a chiudere la gara e la sofferenza sugli spalti aumenta con il diminuire della temperatura e con qualche brivido quando la palla arriva verso Tatarusanu, mai impegnato seriamente. Il secondo cambio è l'entrata di Sanchez al posto di Bernardeschi, anche lui in calo in questa seconda fase. Nei minuti finali l'ultimo cambio è Cristoforo al posto di Ilicic, il neo entrato sfiora il raddoppio ma il portiere avversario manda in corner.
Gli ultimi quattro minuti di recupero attimi di apprensione e totale gioia al triplice fischio. Una vittoria importante e tre punti fondamentali che portano al sereno, anche se restano diversi dubbi e perplessità sui problemi da risolvere, soprattutto per l'incapacità di chiudere la gara. Su tutti ottime le prove di Ilicic e Kalinic che sembra aver trovato nelle ultime gare quella freddezza e determinazione di bomber di razza. La squadra si porta sotto il settore per il consueto lancio di maglie che abbraccia metaforicamente con applausi e cori incessanti. Una vittoria in trasferta ha un sapore particolare, è una gioia che cancella prestazioni deludenti, domande senza risposte e polemiche incomprensibili. Consapevoli che tutti i problemi non sono stati ancora risolti, la realtà dei tifosi resta la presenza costante in ogni stadio, in ogni città. Quelli che... continuano a coltivare e alimentare i propri sogni a prescindere...