TERZO POSTO, Liberi di sognare
"Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L'audacia reca in se genialità, magia e forza. Comincia ora". Goethe l'avrebbe immaginata probabilmente così la pazza idea di Firenze. Terzo posto. L'elitè della nobile arte del football italiano, la cremé, il gotha, l'Eden, il Paradiso, una finestra con vista privilegiata sul vecchio Continente. Il terzo posto, sì. Roba da brividi. I pellegrini sognatori diretti a Monte Senario preparano già suole e polmoni, i pessimisti speranzosi seguono le direttive del mentore Prandelli, che ormai ha messo d'accordo ebrei e samaritani, abbassando l'asticella.
Perché la prima impresa, comunque, è già quasi compiuta. E' ad un tiro di schioppo, uno appunto. Come i punti che dividono la Fiorentina dei miracoli dal piano terreno della Champions League, doppia vittoria del Genoa presupponendo. Anche perché il mai domo Grifo, affronterà domenica il Torino, cugino oggi come non mai, in una sfida che profuma d'Europa ma, sponda granata, di A che non può sfuggire di nuovo dalle menti e dai tasselli.
Una stagione meravigliosa, quella della Fiorentina. Alti, bassi, ancora alti, soprattutto alti. Nonostante le critiche, nonostante una città che trovato il petrolio vuole l'oro e che subito dopo brama e desidera platino e diamanti. Più cinque sul Genoa, a centottanta giri d'orologio dall'ultimo triplice fischio, un piccolo grande passo verso una nuova rincorsa al sogno Europeo. Ed un punto dalla Juventus. Vecchia Signora, nel soprannome e nei ricordi. Il presente, infatti, potrebbe anche aver impresso a carattere cubitali il nome della Fiorentina. Cominciamo a sognare. In fondo, non costa niente. Ed i viola hanno tutta la genialità, la magia e la forza giuste per questa pazza idea.