SOUSA, MERCATO DURO SE NON PIANIFICATO. SQUADRA OK
Riprende il campionato, con la Fiorentina al secondo posto in classifica ed attesa dall'insidiosa trasferta di Palermo. In sala stampa ha preso come di consueto la parola il tecnico viola Paulo Sousa:
Sulla partita di domani: "Spero di ritrovare quello che ci piace vedere di più, ovvero la nostra identità. Queste soste, quando finisci giocando bene, sono comunque utili: era importante staccare dalla nostra mentalità. I ragazzi hanno passato il loro tempo nella loro famiglia, dopo quella viola. I giocatori sono arrivati con la stessa attitudine di lavoro, hanno lavorato bene e speriamo di ripartire bene".
Sul mercato e cosa si aspetta: "Per un allenatore questo periodo è di instabilità mentale, soprattutto quando le squadra non fanno una buona programmazione e non risolvono subito i problemi. Anche per i giocatori questo periodo è problematico ma loro devono solo pensare a dare continuità a quello che stanno facendo. Sono momenti non facili, ma dobbiamo gestirli".
Come si fa ad isolare la squadra dal mercato: "Avere una pianigicazione di mercato è una strategia importante. Dobbiamo accettare che questo periodo esista, anche se non è semplice, ma dobbiamo aiutare ogni giocatore a focalizzarsi sulla sua performance e basta".
Su Giuseppe Rossi: "Non ho parlato con lui individualmente. Dal primo giorno di lavoro, è tornato qui con lo spirito di migliorarsi e di giocare. Abbiamo bisogno di equilibri per cui tutte le parti in causa devono prendere una decisione giusta perché questi equilibri possano esistere. I giocatori vivono per il calcio per essere felici".
Sul Palermo: "Sarà una partita molto difficile, anche se non vogliamo cambiare la nostra attitudine rispetto a come abbiamo finito il 2015. Il Palermo è una squadra diversa da noi, sul piano fisico è molto forte: ha delle individualità che ci possono mettere in difficoltà. Il Palermo ha delle qualità e sta lottando per avere la tranquillità in classifica che non ha mai avuto fino ad oggi. Dovremo mettere in campo attitudine fin dall'inizio della partita".
Sulla poca considerazione dei media nazionali sulla Fiorentina: "Noi dobbiamo accettare la nostra realità e nel contempo noi dobbiamo crescere. Le squadre con più attenzione di noi appena sbagliano una partita vengono criticate molto ed il loro lavoro viene condizionato. Noi vogliamo portare ammirazione per i tifosi e l'unico modo per farlo è vincere".
Sui giocatori disponibili: "Sono tutti disponibili, compreso Kuba".
Sui tanti rinnovi in questi mesi e su Vecino: "Più c'è cultura nel lavoro e più riesci a costruire qualcosa. Federico Bernardeschi ne è l'esempio, visto che è italiano. La cultura inizia nell'identificarsi nei valori di una città: questa è la base per continuare a crescere".
Sul suo prolungamento di contratto: "Io ho un contratto lungo, voglio costruire qualcosa. Fin dal giorno della mia presentazione, tutti hanno capito che sono in un certo modo: io non penso solo ad allenare, ma anche a costruire qualcosa. Nessun allenatore resta 10-15 anni, tutto dipende dai risultati. Io a Firenze voglio far qualcosa che duri nel tempo, ogni giorno lavoro per fare questo. La mia società ha voglia di continuare e si vede ancora di più in base ai risultati: questo vuol dire programmare e consolidere".
Se è più preoccupato rispetto alle uscite anziché delle entrate sul mercato: "Se hai la possibilità di dare continuità si cresce in un progetto, si lavora meglio con persone che si conosce e crea un'identità: ricominciare ogni volta da capo è sempre più dura".