SENZA SANTI IN PARADISO
Fa quasi tenerezza ripensare a un momento della stagione in cui, anche su queste pagine, si celebrava un campionato privo di dubbi. Era arrivata da poco la squalifica da tre giornate nei confronti di Zarate, e tutto sembrava già fin troppo sproporzionato. O comunque poco incline a considerare anche quante e quali provocazioni aveva subito l'argentino nell'infuocato finale di match contro l'Inter.
Eppure, se possibile, la beffa doveva essere ancora servita. Al netto dello sconto sulla squalifica di Kondogbia (arrivato pressochè subito) la Fiorentina si è infatti ritrovata a fare i conti con un ricorso respinto da parte della corte d'appello della FIGC. Vien da pensare che, allora, le parole di Sousa di qualche tempo fa non fossero poi così campate in aria. A metà strada tra Napoli e Roma, tra un lunedì e un venerdì, ecco arrivare l'ennesima mazzata.
Non resta che augurarsi, allora, che nella logica del "Fortino" tanto cara a colleghi portoghesi anche più famosi di Sousa (leggere alla voce Special One) il comunicato pubblicato ieri dal club viola sia solo la prima dimostrazione di una ritrovata coesione e di un gruppo ancora più cementato. Granitico. Pronto a giocarsi le proprie chance anche venerdì sera all'Olimpico a dispetto di qualsiasi santo che, come sempre, dal Paradiso si è guardato bene dal dare una mano (o un semplice segno di equità) ai viola.