QUALE PATTO?
Già due settimane dalla conferenza stampa di Andrea Della Valle e il "patto con i tifosi", almeno per il momento, sembra essere soltanto un'idea teorica. Archiviata la vincenda Mihajlovic (anche se i retroscena non mancano fra le dichiarazioni di Moratti e quegli occhiali del tecnico serbo clamorosamente spariti in sala stampa) i tifosi viola si ritrovano a fare i conti con una nuova sensazione. Tira aria di smobilitazione in casa viola, e nonostante la rivoluzione fosse stata ampiamente anticipata, l'ultima novità ha lasciato un po' tutti interdetti. Tifosi per primi, ma non solo.
Perchè lasciar partire D'Agostino a fronte di un'offerta dell'Udinese da 110 mila euro non può che lasciare perplessi. Specie se si osserva l'aspetto monetario di un'operazione più simile a un vero e proprio bagno di sangue economico piuttosto che a un affare. Quattro milioni e mezzo per la metà del cartellino di D'Agostino, non riscattato, più l'ingaggio da circa un milione di euro. Cinque milioni e mezzo per sfruttare le capacità di D'Agostino in 12 occasioni. Dalle quali, per inciso, sono arrivati anche 5 gol.
Comunque la si guardi, in soldoni, un'operazione al momento difficile da spiegare. Perchè dopo il patto con i tifosi rilanciato da ADV, il popolo viola ha dovuto prima ingoiare il tira e molla per Mihajlovic, poi l'addio di un funambolo del calibro di Adrian Mutu. Infine anche il saluto di un giocatore come D'Agostino che non solo non ha mai creato problemi pur restando fuori, ma anzi ha più volte rilanciato l'amore e l'attaccamento alla maglia viola.
Atteggiamento, quest'ultimo, a dir poco raro in un gruppo, quello gigliato, dove da Gilardino a Vargas, da Frey a Montolivo, nessuno sembra più destinato a restare a Firenze. Se, comunque, tutto rientra in una strategia precisa saremo i primi a plaudire le idee della Fiorentina, ma al momento continuiamo a solo e soltanto ad interrogarci. E' questo il patto che riaccenderà entusiasmo fra Firenze e la sua Fiorentina?