PRANDELLI, Niente paura, ma guai a distrarsi
Queste le dichiarazioni di Cesare Prandelli dalla sala stampa dello stadio “Ferenc Puszkas” di Budapest: “Non sottovalutiamo il Debreceni, la partita contro il Lione non è indicativa. Per crescere dobbiamo passare proprio attraverso queste partite che sono abbordabili per molti ma non per noi addetti ai lavori. Sono gare in cui conta molto anche l’atteggiamento dell’avversario. Chiaramente vogliamo dare continuità a quanto di buono stiamo facendo, poi tutto il resto viene da solo. Se ricordo la gara giocata contro una squadra ungherese con la maglia della Juventus? Trent’anni sono tanti. Comunque la ricordo bene. Si giocava di pomeriggio e soprattutto senza televisioni, e quindi potevamo permetterci di giocare anche meno bene. Mutu? Ancora non ho deciso. L’altra sera l’ho visto bene, e non nascondo che l’idea di farlo partire dall’inizio cè. Sarà decisivo l’allenamento di stasera. Al di là di chi giocherà sarà determinante il nostro atteggiamento.
Come ho già detto, sarebbe un errore gravissimo sottovalutare questa squadra, che ho visto giocare contro il Liverpool e che posso dire che sa giocare al calcio. Questo non significa che sono preoccupato. Anche nel nostro campionato, quando affrontiamo squadre dal tasso tecnico inferiore, sappiamo i rischi cui andiamo incontro. Se sapremo essere ordinati e mantenere la distanza tra i reparti potremo fare qualcosa di buono. Cosa ci manca in questo momento? Essere un po’ più concreti, trovare determinazione e cattiveria ma senza smettere di continuare a costruire. In fondo è quello che è accaduto con la Juventus. Cosa spero per la gara tra Liverpool e Lione? Onestamente non ci ho pensato. Turnover? Dovrò valutare le condizioni di alcuni giocatori, ma sinceramente non vorrei farne. Abbiamo due o tre giocatori, al di là di Marchionni, che non sono usciti bene dalla gara di Torino. Gilardino stanco? Conoscendolo non lo ammetterà mai, ma in effetti sta giocando tanto e forse in questi giorni gli manca un po’ di luicidità. Partita chiave per la qualificazione? Potrebbe esserlo, ma non dobbiamo pensarci, dobbiamo solo pensare a giocarcela”