PER SALAH SCENDE IN CAMPO ADV
Tutto all’inizio cominciò con Luca Toni, il primo vero tormentone di mercato dell’era Della Valla. Era la stagione del primo anno di Prandelli, del 4° posto conquistato ai danni della Roma e poi tolto dalle sentenze di Calciopoli. All’orizzonte una pesante penalizzazione che avrebbe piegato chiunque ed una super-offerta dell’Inter, lanciata verso altri tre scudetti: Toni era tentato ma alla fine, dopo un lungo faccia a faccia con Diego Della Valle, disse di no. Rinunciò al nerazzurro per salvare dalle melme della classifica la Fiorentina, finendo poi per portarla in Europa. Il tutto si è ripetuto poche estati dopo con Adrian Mutu, praticamente venduto alla Roma nel giro di poche ore ma poi convinto da Andrea Della Valle a restare a Firenze per giocare la Champions League.
Stiamo parlando degli effetti taumaturgici della proprietà viola, dei veri e propri toccasana che difficilmente falliscono il loro obiettivo, quando si tratta di convincere un giocatore a restare a Firenze. Una storia che in questi anni si è ripetuta con costanza quasi ogni estate e che ha quasi sempre avuto un epilogo favorevole per i tifosi della Fiorentina. Oltre ai due esempi dell’era Prandelli, ce ne sono infatti altri quattro freschi freschi vissuti negli ultimi anni con Vincenzo Montella in panchina: in due casi, con Jovetic e Cuadrado, Andrea Della Valle è riuscito a toccare le corde giuste dei giocatori, convincendoli a continuare a vestire la maglia viola, mentre con Ljajic e Neto - stante anche una situazione contrattuale dei due giocatori molto diversa - l’esito è stato opposto.
Adesso alle porte si prospetta un nuovo tormentone, ovvero il braccio di ferro legato a Mohamed Salah, che sembra ancora non del tutto convito di restare a Firenze e che dovrà in ogni caso prendere una decisione definitiva entro e non oltre il 30 di giugno. Riuscirà anche in questo caso ad avere la meglio la buona parola di ADV? I tifosi lo sperano, anche perché il patron presto sarà a Firenze e vorrà incontrare in prima persona (magari anche con l’aiuto di Paulo Sousa) il giovane egiziano, dal cui “sì” o “no” dipende una buona fetta dell’annata viola. La formula contrattuale del resto non aiuta il compito dei viola (tutti i giocatori sopra nominati erano di proprietà viola, Salah invece non lo è) ma ADV è convinto di poterci riuscire. Un "buona fortuna" è quanto meno d'obbligo.