OBIETTIVO SECONDARIO

24.06.2013 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
OBIETTIVO SECONDARIO
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

La questione portiere, in casa viola, non rappresenta affatto un'esigenza primaria. Anzi, nel lungo libro di mercato che il duo Pradè-Macìa sfoglierà con insistenza per tutta l'estate, il capitolo dedicato all'estremo difensore si trova proprio nelle ultime pagine. Questo però non vuol dire assolutamente che la Fiorentina, come si è scritto in questi giorni, ha già deciso di puntare per la prossima stagione sulla coppia Neto-Munùa: i viola, per il ruolo di portiere, stanno da tempo sondando numerose strade perché c'è la forte volontà di trovare un valido sostituto al partente Viviano e tra le varie ipotesi formulate esiste anche quella - estrema, per la verità - di puntare e scommettere su quanto i gigliati possiedono già in casa.

Giusto per essere chiari, Agazzi rappresenta tutt'oggi l'obiettivo numero uno per Pradè (seguito a ruota da Sommer del Basilea e da Roberto del Real Saragozza), ma lo stesso ds viola ha ricevuto da tempo l'avallo da parte di Montella per lo stesso Neto, giudicato dal tecnico gigliato un giocatore con ampi margini di crescita ed in perfetta sintonia con un estremo difensore di grande esperienza come Munùa: ecco perché, in attesa di prendere una decisione finale per la porta, la questione portiere non rappresenta ora come ora un nodo da sciogliere quanto prima.

Fatto salvo quanto detto, non è però assolutamente escluso che uno dei prossimi colpi in casa viola possa essere il sostituto di Viviano: se la Fiorentina infatti troverà i margini per chiudere la trattativa legata ad Agazzi (quella, tra tutte, più avanzata e più concreta), Montella potrebbe avere il suo nuovo numero uno nel giro di pochi giorni. Per il portiere sardo i viola offrono al momento cinque milioni, mentre Cellino - la cui bottega è notoriamente cara - ne chiede sei e senza contropartite tecniche. Difficile pensare ad un imminente crollo delle posizioni del patron sardo, ma il punto di incontro rimane comunque dietro l'angolo.