NON ROMPIAMOGLI LE SCATOLE
Ormai Sinisa lo conosciamo bene. E se sulla Gazzetta dello Sport leggiamo che il tecnico vuole battere la Juventus almeno non gli 'rompono più i coglioni', lo fa per caricarsi verso questa nuova sfida. Fiorentina-Juve, Miha dixit, è come il derby Roma-Lazio. Anche se il derby della Capitale quest'anno aveva sicuramente molto più phatos in più rispetto alla partita dell'anno per Firenze. Anzi, lo abbiamo scritto in tutte le salse, Fiorentina-Juventus rappresenta l'unica via d'uscita al tunnel di questa mera e mesta stagione. Dove al timone c'è stato appunto il tecnico serbo. 'Una partita che -sempre citando Mihajlovic- può ammorbidire le cose', ma di certo non potrà mai salvare una stagione intera (lui afferma il contrario). Perché gli aspetti da mettere sul piatto sono troppi rispetto all'unica attenuante che possiamo concedere a tecnico, giocatori e società: i troppi infortuni.
Un successo contro i bianconeri non toglierebbe di certo l'amaro in bocca al pubblico viola, che mai come quest'anno ha sofferto di noia per il non gioco espresso e dolore per i risultati che non arrivavano mai. E che hanno tagliato fuori la Fiorentina da ogni possibilità di accedere in Europa. C'è poi il tema ammazza grandi. Quello che la Fiorentina non è più, già dall'era Prandelli. Ecco perché la vittoria esterna del 2008 proprio contro la Juventus non verrà mai dimenticata. Perché quei tre punti possono diventare anche 100 se si contestualizzano con il campionato e gli obiettivi. Ed ecco perché questo Fiorentina-Juve sarà una partita speciale, ma non troppo. Ma che va vinta. Così, caro Sinisa, non ti romperanno più le scatole...