MELO, Un idolo ovunque a suon di... gialli

26.09.2015 11:20 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
MELO, Un idolo ovunque a suon di... gialli
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Se c’è un pregio, indiscusso, che deve essere riconosciuto a Felipe Melo è sicuramente quella sua innata capacità a trasformarsi in leader di una squadra anche solo dopo pochi giorni dal suo arrivo. Era successo così a Firenze, dove la curva Fiesole aveva addirittura rispolverato per lui il coro che veniva a suo tempo rivolto a Beppe Iachini, era avvenuto altrettanto in Turchia (dopo la problematica - ma non certo per colpa sua - parentesi alla Juventus di Ciro Ferrara) con la maglia del Galatasaray ed il processo si è ripetuto con regolarità anche a Milano sponda Inter, dove al brasiliano sono bastate cinque partite per entrare nel cuore dei tifosi. 

Il motivo della popolarità del mediano, match-winner dell’ultima sfida dei nerazzurri al Meazza, è molto semplice ed è legato alla grinta (spesso e volentieri eccessiva) che il giocatore riesce a mettere in ogni partita, lottando su ogni pallone anche ai limiti delle regole: chiedere a Pazzini e alla sua caviglia per conferma. Ma come spesso avviene nel calcio, ad ogni qualità calcistica corrisponde una precisa legge del contrappasso che nel caso specifico di Felipe Melo è relativa al numero di cartellini gialli che il giocatore riesce con inquietante puntualità ad attirare su di sé. Giusto per fare un esempio, Melo con l’Inter ha giocato fino ad oggi 3 partite e si è già guadagnato due ammonizioni (contro Milan ed Hellas). 

Uno score abbastanza alto che addirittura risulta superiore a quello accumulato ai tempi della Fiorentina, quando il brasiliano in 29 presenze totali in campionato si guadagnò 11 gialli e 2 cartellini rossi, oltre ad una squalifica di quattro giornate per una rissa avvenuta negli spogliatoi dopo un violento confronto con Lopez del Cagliari: uno dei motivi per cui, a fine anno, Cesare Prandelli chiese la sua cessione. Stesso discorso per ciò che riguarda la sua avventura in Turchia: nei quattro anni giocati ad Istanbul, Melo ha accumulato 108 presenze e ben 33 ammonizioni, oltre a 4 cartellini rossi che in ogni caso, come le ferite di guerra, lo avevano fatto diventare l’idolo della curva dei tifosi dei leoni.