LA STERILITÀ DELL'ATTACCO

11.04.2016 21:00 di  Dimitri Conti   vedi letture
LA STERILITÀ DELL'ATTACCO
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© foto di Federico De Luca

Ormai è un dato di fatto: la Fiorentina di Paulo Sousa non vince da quasi due mesi. L'ultima vittoria dei viola è infatti datata 21 febbraio, quando, all'Atleti Azzurri d'Italia, riuscirono ad avere la meglio per 2-3 su un'ostica Atalanta, sbloccando la gara solo con gli ingressi di Borja Valero e Kalinic, all'ultima prestazione stagionale - sinora - degna della grande impressione che aveva suscitato l'arrivo e l'ottimo impatto del centravanti croato nel mondo della Serie A. Mister Sousa, che ultimamente è finito nel mirino a causa dei suoi sospetti incontri con i dirigenti dello Zenit San Pietroburgo, non è da lì in poi riuscito a trovare l'antidoto alle enormi difficoltà palesate da Kalinic nel trovare la rete, specialmente dopo la pausa delle festività invernali e l'arrivo del nuovo anno.

Il croato ha infatti timbrato il cartellino solamente nella suddetta occasione, rimanendo a secco per la restante parte di anno nuovo, vuoi per miracoli di portieri o difensori, vuoi per gravi errori del centravanti stesso. Ma dal resto del reparto non è arrivato grande aiuto: dopo la partita con l'Atalanta in sei partite - contando anche il ritorno degli ottavi di Europa League a White Hart Lane - sono arrivati tre pareggi, tre sconfitte, e appena quattro gol realizzati all'attivo. E, nonostante, in special modo dopo l'eliminazione europea, si fosse parlato di un calendario più 'morbido', il calcio giocato ha portato la Fiorentina alla grigia realtà. Di questi quattro gol realizzati peraltro due arrivano da palla inattiva - Alonso da corner con il Napoli e Ilicic su rigore a Roma - e due da azione.

Quali potrebbero essere quindi, anche alla luce dell'infortunio di Babacar, le contromosse di Sousa? Allo stato attuale delle cose l'unica via di salvezza parrebbe essere quella del tentativo di recupero, forse più mentale che fisico, del bomber Kalinic, visto che la stagione di Babacar sembra essere finita, e che Maurito Zarate, per quanto il suo apporto a partita in corso ultimamente si sia rivelato quanto meno fonte di risveglio nel sonnacchioso gioco della recente Fiorentina, non sembra avere le caratteristiche fisiche e tecniche per prendersi sulle spalle tutto il peso dell'attacco. In tutto questo i viola però partono, per la prima volta da qualche tempo, dal quinto posto, superati dall'Inter e con molte certezze da ritrovare, in cerca della serenità adatta a rincorse di questo genere.