JORGENSEN, Ci vuole solo più cattiveria

18.03.2009 13:44 di  Gianluca Losco   vedi letture
JORGENSEN, Ci vuole solo più cattiveria
FirenzeViola.it

In casa viola il suo rientro è stato applaudito da tutti, anche perchè in queste due partite con Palermo e Inter ha dimostrato di sapersi calare perfettamente in tutti i ruoli del centrocampo, che sia dietro le punte o appena davanti la difesa. Domenica dovrebbe essere riproposto nel ruolo di vertice basso del rombo, anche se maggiori indicazioni le potremmo avere domani dopo la partitella. Ecco le parole rilasciate in sala stampa da Martin Jorgensen.

Sulla partita con l'Inter: "Abbiamo fatto una buona gara, in uno stadio difficile. La squadra è stata unita per tutta la partita a differenza che col Palermo. Ci è mancato di fare gol, l'Inter ci ha castigato due volte ma nel mezzo è stata una gara equilibrata".

Com'è il morale? "Stiamo bene, la risposta data a Milano è stata positiva. Giocando con la testa possiamo giocarcela con tutte".

Te, invece, come stai? "Il ritmo partito lo dovuto trovare ad Amsterdam e col Palermo, ora va meglio".

Sui pochi gol dell'ultimo periodo: "Bisogna cercare di fare gol dalla distanza, chiunque va bene, anche se non lo faccio io".

Sul graduale rientro in campo: "Ad Amsterdam sono subentrato, anche se col Palermo non mi aspettavo di giocare. Mi fa piacere che il mister abbia fiducia in me".

Sul nuovo ruolo: "Ho avuto tanti ruoli, sono a disposizione del mister".

Ci vuole forse più cattiveria e grinta? "Sotto porta ci vuole più cattiveria, come grinta penso che ci siamo".

Sul Siena: "Dobbiamo vincere per muovere la classifica e tenere il passo di Genoa e Roma, ma sappiamo che sarà una partita difficile e diversa da quella contro l'Inter".

Cosa vuoi dire ai tuoi compagni come capitano? "Il capitano è sempre Dario, che domenica era squalificato. Dobbiamo giocare sempre come squadra in queste partite che restano".

Chi è più forte fra Fiorentina, Genoa e Roma? "Al momento è il Genoa più forte, ha due punti in più. Se siamo più forti lo vedremo alla fine, ma i valori delle squadre sono più o meno gli stessi".

Se tu fossi l'allenatore dove ti metteresti? "Dove c'è bisogno".

Cosa è cambiato rispetto agli anni scorsi quando si vedeva più grinta? "Col Chievo e col Genoa non abbiamo mai mollato, poi dipende dai giocatori che ci sono, ad esempio Brocchi era uno che non mollava mai. Anche Liverani è uno che non molla mai, anche se non si nota la sua grinta. Abbiamo avuto un periodo in cui le cose non giravano e facevamo fatica a trovare il ritmo, ma non si può dire che non c'è grinta. Ci vuole umiltà".

Sul contratto: "Stiamo ancora trattando, io spero di essere ottimista, poi vedremo. Sto aspettando, bisogna vedere chi può aspettare di più"