VUVUZELA FIORENTINA
I Mondiali sono iniziati da pochi giorni e sicuramente, al di là dei risultati, si parla tanto del ronzio di sottofondo chiamato Vuvuzela che accompagna sonoramente ogni partita. La trombetta super venduta in Sudafrica sta disturbando spesso I giocatori in campo, i mister in panchina che non riescono a comunicare con la squadra, ma soprattutto I giornalisti in fase di commento televisivo.
Anche a Firenze accade un po’ la stessa cosa da alcuni mesi, anche se il campionato è fermo e la squadra gigliata in vacanza, sono tanti i mormorii in sottofondo che si percepiscono e le dichiarazioni fuori luogo di alcuni giocatori che rischiano di inclinare rapporti fino ad oggi ottimi con la società viola. La Vuvuzela fiorentina non incita i giocatori in campo e non fa bene all’umore di Firenze ecco perché, giustamente, la società gigliata negli ultimi tempi, ha iniziato a tutelarsi con alcuni suoi tesserati.
Anche se multe o rimproveri verbali, degli organi massimi della società, spesso possono risultare esagerati, sono sempre volti a tutelare un’ ambiente che ha l’obbligo di rimanere sereno. In vista del prossimo ritiro di Cortina sarebbe improponibile aprire la nuova stagione con malumori interni anche perché certe situazioni metterebbero in seria difficoltà il lavoro di ricostruzione, già sicuramente non facile, del nuovo tecnico gigliato Sinisa Mihajlovic.
Adesso a Firenze c’è bisogno di coesione sia da parte dei tifosi gigliati, che da parte dei tesserati viola, perché anche quest’anno per il Diesse viola Pantaleo Corvino, il lavoro da svolgere in sede di mercato, per migliorare una rosa già qualitativamente ottima, non sarà per niente facile. In attesa che al Mondiale si decida se vietare o meno la Vuvuzela, almeno su Firenze e su la Fiorentina, auguriamoci che ben presto venga riposta nel cassetto.