QUASI TITOLARI

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La serata che serviva, con un record di spettatori ben superiore alla già alta media di presenze al Franchi. La soddisfazione tanto attesa di sconfiggere una big del campionato si è fatta attendere, ma è giunta al termine di una gara finalmente convincente, termine che sembrava difettare nel vocabolario viola. La prima vera striscia di risultati positivi consegna una squadra rigenerata nella testa e nelle gambe, e anche per l’allenatore l’arrivo della primavera potrebbe allargare ulteriormente gli orizzonti di scelta.

Mentre l’evoluzione di Cabral al centro dell’attacco si fa più armonica, e comunque con ulteriori risposte fornite da uno Jovic più incisivo sotto porta, il rientro di Sottil con tanto di sgassata finale nel recupero di sabato sera è già una buona notizia. Se ancora servirà qualche gara per ritrovare ritmo il calendario fitto di marzo gioca a favore dell’esterno, in un tour de force dove lo stesso Brekalo è chiamato a dare segnali di presenza.

Intanto Italiano si può godere un assetto finalmente stabile, reduce da un filotto di risposte all'altezza. Ritrovatosi a centrocampo, nel dialogo a distanza tra un Amrabat meno testardo nel possesso palla e un Mandragora più inserito, e pur sempre guidato dall’instancabile Bonaventura. Un undici di quasi titolari nel quale era atteso anche Dodò, intravisto in crescita e determinante (insieme a Ikonè) nell’ottimo secondo tempo contro il Milan. Buone notizie attese alla verifica europea, in una nuova serata al Franchi in cui mostrare di saper gestire i favori del pronostico.