FIORENTINA, Il mercato che è stato e che sarà

24.04.2011 15:00 di  Marco Gori   vedi letture
FIORENTINA, Il mercato che è stato e che sarà
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© foto di Giacomo Morini

Abbiamo analizzato, in più sedi, le due sessioni di mercato che hanno contribuito a formare la Fiorentina edizione 2010/2011. E siamo arrivati alla conclusione che gli unici due acquisti azzeccati siano stati quelli di Boruc e Behrami. E, visto che il primo pare ormai destinato alla cessione, possiamo dire che solo per quanto riguarda lo svizzero-kossovaro si possa parlare di un buon investimento per il futuro. Ci pare quindi ovvio che molti parlino dell’ex West Ham come un punto fermo della squadra viola. Sembrava un buon acquisto anche quello di D’Agostino, ma il suo futuro, anche quello immediato, resta un mistero. Così come, più in generale, ci sembra di notare una grande confusione per quanto riguarda le possibili mosse del club gigliato nella prossima campagna trasferimenti. A cominciare da coloro che, non fosse altro per il fatto che fanno parte della nazionale di Prandelli, possiamo considerare come i due nomi più prestigiosi, ovvero Riccardo Montolivo e Alberto Gilardino. C’è chi li vede entrambi in partenza, chi entrambi confermati, chi invece pronostica la cessione e/o la permanenza di almeno uno dei due. Non è una questione di poco conto, e non ci riferiamo all’aspetto puramente tecnico. La cessione di entrambi sarebbe un segnale importante in un senso, la doppia conferma un altro ma in senso opposto.

Dovesse restare il solo Gilardino, cosa che non riteniamo impossibile, sarebbe quantomeno opportuno creare una squadra che lo metta in condizione di sfruttare le proprie doti, restasse Montolivo si potrebbe parlare veramente di un elemento attorno al quale costruire un nuovo gruppo, perché, non dimentichiamolo, e non è un particolare da poco, parliamo sempre e comunque del capitano. In linea generale partiamo da due punti: chi non è motivato è meglio che venga ceduto, anche a costo di rimetterci qualcosa in termini finanziari. E’ vero, parliamo di soldi non nostri, ma se non si è voluto cedere Vargas la scorsa estate per 25 milioni o giù di li, dopo un’annata che ha visto il Peruviano giocare decisamente demotivato, quanto può valere quest’ultimo? Infine, e qui si va più nello specifico, i partenti andranno sostituiti. Non per forza con giocatori dai nomi esotici e altisonanti, ma da elementi utili alla causa. Corvino è un maestro da questo punto di vista, ma quando gli viene dato il tempo di lavorare. Quando è costretto a fare le cose di fretta ci pare invece leggermente in difficoltà. Ci auguriamo pertanto che la sua ormai quasi scontata conferma lo abbia aiutato a pianificare con calma e raziocinio il prossimo mercato.