DRAGO VS LAFONT, Che confronto: a spuntarla è...

06.05.2019 17:45 di  Mattia Verdorale  Twitter:    vedi letture
DRAGO VS LAFONT, Che confronto: a spuntarla è...
FirenzeViola.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Pochissime sufficienze quelle rimediate dai giocatori della Fiorentina nell'ennesima sconfitta nel derby toscano contro l'Empoli. Il meno peggio è stato proprio il portiere viola Alban Lafont. Reduce da prestazioni non troppo convincenti e da molte critiche, soprattutto dopo l'erroraccio nella semifinale di Coppa Italia contro l'Atalanta (sul tiro del secondo gol del Papu Gomez) il portierino francese ha risposto così forse proprio nella partita in cui era obbligato a dimostrare davvero il suo valore. Sì, perché dall'altra parte, nella porta avversaria c'era colui che era stato scartato e che aveva fatto da secondo al numero uno viola per metà stagione, ovvero Bartolomej Dragowski. Era la partita del confronto e Alban non ha sfigurato, anche se dall'altra ha trovato un Dragwoski super che ha parato di tutto, tenendo vive le speranze salvezza dell'Empoli. Nonostante ciò il classe 99' si è dimostrato il migliore in campo in casa Fiorentina, decisivo in almeno un paio di occasioni. Infatti per quasi tutti i quotidiani è stato il migliore.

Di là un Dragowski che si è letteralmente superato. In quel di Empoli sta vivendo il suo miglior momento da quando è in Italia e con la maglia azzurra sta dimostrando il suo vero valore. La prima gara da protagonista è arrivata contro l'Atalanta dove il portiere in prestito dalla Fiorentina ha vissuto una vera serata di grazia: infatti in quella gara il l'estremo difensore polacco ha effettuato ben 17 parate, record della nostra Serie A. Ieri si è ripetuto prendendosi di nuovo il premio di migliore in campo (strappando tanti 8 in pagella), parando tutto e lanciando così messaggi importanti alla sua squadra d'origine. Insomma, Lafont si è fatto protagonista di parate importanti anche se Drago nella partita del confronto lo ha visibilmente battuto, in tutti i sensi. A Firenze qualcuno inizierà a chiedersi se l'investimento fatto per Lafont fosse davvero necessario...