CONTESTAZIONE ALLARGATA

30.04.2019 13:00 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
CONTESTAZIONE ALLARGATA
FirenzeViola.it
© foto di Lorenzo Di Benedetto

L'ultima volta che la parte più calda del tifo viola aveva contestato apertamente il direttore generale Pantaleo Corvino era stata l'anno scorso dopo il 4-1 subito in casa contro l'Hellas Verona. Poi la tragedia della scomparsa di capitan Astori e quella sorta di patto di non belligeranza che ha accompagnato società e squadra al termine del campionato, avevano interrotto la protesta allargata ripartendo solo contro la proprietà. Ieri invece, la Curva Fiesole salita sui gradoni all'inizio della ripresa, è tornata a ad allargare il proprio sguardo sul dirigente di Vernole e il presidente esecutivo Mario Cognigni, entrambi vicinissimi al patron Diego. 

Lo strappo arriva nel corso dell'ennesima debacle della squadra "forte e promettente" che il club pensava di avere per le mani almeno fino al giorno delle dimissioni di Pioli e che ora appare di tutt'altra pasta. Una rosa non all'altezza per l'obiettivo europeo. Una rosa che faceva della giovane età un vanto da sventolare in giro per il mondo e che ora si è trasformata in alibi. Il dodicesimo posto attuale occupato dalla Fiorentina e una salvezza non ancora raggiunta a quattro partite dalla fine del campionato, sono un fallimento totale che abbraccia anche chi la squadra l'ha costruita di mercato in mercato. 

Corvino e Cognigni, come detto, sono gli uomini scelti direttamente da Diego Della Valle e questa contestazione allargata, tocca comunque la testa del club, nel frattempo sempre più distante dalla città e dalla stessa squadra. Non basta una colazione in compagnia per far valere la voce del padrone. Anche Firenze meriterebbe delle risposte dopo una stagione così brutta e incolore. Anche lo stesso direttore generale, ieri apertamente contestato da una parte del tifo, comunque applaudita dal resto dello stadio contrariamente di quanto accade per i cori contro i Della Valle, non si palesa da tempo e questo non aiuta a capire quale sia la strada che vorrà intraprendere in vista dei prossimi mesi. 

Visto il rendimento della squadra dopo il ritorno di Corvino, anche le dimissioni potrebbero essere un modo coerente di comportarsi in risposta ai pessimi risultati ottenuti ma, al momento, è difficile sapere cosa accadrà proprio perché nessuno dei diretti interessati ci mette la faccia se non con freddi comunicati sul sito ufficiale. Si era detto che i conti sarebbero stati fatti dopo la Coppa Italia. Adesso anche questo ultimo alibi è finito e tutti si aspettano di sapere al più presto quale percorso attende la Fiorentina. La contestazione si è allargata e il dado è tratto.

Difficile se non impossibile che i tifosi facciano un passo indietro anche intorno ai nomi di Corvino e Cognigni, che contrariamente ai proprietari, avrebbero anche la facoltà da dipendenti, di fare un passo indietro.

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