COMUNQUE VADA

25.09.2012 00:15 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
COMUNQUE VADA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La prima vittoria, per i Della Valle, ma anche per la città stessa, sarà quella di arrivare allo stadio. Perchè soltanto ripensare agli scenari delle utlime due stagioni sembra riportare la memoria nelle sabbie mobili di un deserto. Un deserto di passione, di emozioni, di attaccamento. Un nulla diventato giorno dopo giorno, domenica dopo domenica, qualcosa di paurosamente normale. Tanto da appiattire l'intero ambiente e spingerlo ai limiti massimi del facile appagamento. La Fiorentina degli ultimi due anni, di fatto, è andata così male che le ultime due isolate vittorie esterne sono apparse come veri e propri miracoli. Ed è tutto dire.

Ecco perchè, ancora prima che cominci la partita, osservare l'ambiente intorno alla Fiorentina sarà comunque come respirare una boccata d'ossigeno. Perchè, in qualche mese, la ricostruita dirigenza viola è comunque riuscita a riportare la passione intorno alla squadra, e a ricreare la giusta atmosfera. Certo, stasera contro la Juve, probabilmente sarebbero corsi lo stesso in quasi quarantamila, ma è indubbio che questa squadra sia già riuscita a scatenare la giusta scintilla con il proprio pubblico. Merito di un tecnico che sembra già in grado di farla giocare in modo accattivante, ma soprattutto di un'accoppiata come Pradè e Macia che ha saputo concretizzare tutta la voglia di rivincita di Andrea Della Valle.

Comunque vada, al fischio d'inizio di Fiorentina-Juventus, ci sarà di che essere ottimisti. Perchè finalmente esiste un'idea di gioco, un gruppo che sembra disposto a venirsi incontro a prescindere dei singoli, e perchè sembra davvero tornato quel senso d'appartenenza da sempre moltiplicatore delle forze di casa viola. Il resto, poi, lo dirà il campo. E per di più contro una squadra che, ancora ad oggi, non conosce il sapore della sconfitta. Servirà un'impresa, inutile negarlo, ma stasera ci sarà una città intera a spingere gli uomini di Montella, e se non possono esistere certezze, tanto vale godersi il clima da grande evento che si respira nell'aria. Con la netta, limpida, chiara sensazione che una notte come quella del marzo scorso, questa Fiorentina, non la regalerà alla sua gente. Non è poco.