COLPO DI FULMINE
Una prima bellissima, da rapportare a un avversario abbastanza impreparato, certo, ma persino accecante. Un colpo di fulmine in una notte bollente in cui Marassi si era vestito a festa e dove invece a divertirsi è stata la squadra di Italiano. L’esordio di Genova mette in mostra muscoli e qualità di una Fiorentina inaspettatamente solida dopo il precampionato, e sono tanti i segnali di buona salute di un gruppo giunto al terzo anno con la stessa guida tecnica.
Così se da un lato è di nuovo evidente il marchio del tecnico sul gioco della squadra, valore aggiunto per una piazza costretta a fare parecchi conti come quella fiorentina, dall’altro sono gli interpreti a valorizzare ed evidenziare i punti di forza della visione di Italiano. Dalla personalità di Kayode a al tasso qualitativo innalzato dai vari Arthur, Bonaventura e Nico le scelte estive in linea con le convinzioni dell’allenatore pagano subito incassi pesanti, e riportano agli occhi le migliori versioni del passato.
In un parallelo che cammina a braccetto con le statistiche di vittorie impresse nella memoria (leggere alla voce Batistuta e Malesani in quel di Udine e a quella Rossi Gomez sempre a Genova) il popolo viola ha vissuto il suo colpo di fulmine in un sabato di pieno agosto, quando ancora pure i sogni di calciomercato sono leciti. Dai tre punti ai due colpi che possano rinforzare ancora di più la Fiorentina il passo è brevissimo, ma in termini psicologici il poker di sabato sera è il miglior antipasto nel prossimo ritorno alla tavola europea.