COLPI BASSI
Il calcio lo sappiamo è fatto per uomini forti, dentro e fuori il campo. Mutu e i suoi procuratori sono senza ombra di dubbio di questa specie. Adesso però la situazione sta diventando fin troppo forte. Parole e accuse che volano con troppa facilità. Riferimenti imbarazzanti che hanno poche spiegazioni, velate calunnie che non aiutano nessuno. Tutto questo dentro un quadro che forse comincia ad essere poco nitido anche agli occhi dei tifosi. Discussioni e discorsi più adatti ad un'aula di tribunale che ad una sala di uno degli Hotel più belli di Firenze. “La Fiorentina sembra il Partizan Belgrado. Chiamatela Partizan Belgrado Fiorentina. La Fiorentina pensi a fare le scarpe.” Questa una delle frasi più pesanti di Giovanni Becali, parole di difficile comprensione o meglio molto chiare nelle sfumature più negative. Nessuno ha mai assistito alle discussioni tra la Fiorentina e Becali ma così come è giusto ascoltare entrambe le parti è altrettanto giusto dire che accuse di questo tipo, la famiglia Della Valle non le può accettare.
Fino a prova contraria gli errori più grandi li ha commessi Adrian Mutu con le sue ripetute mancanze, dalle pasticche fino alle botte arrivando agli ultimi accadimenti. Se da qui la Fiorentina ha deciso di non puntare più sul numero 10 viola questa non può essere una colpa così grande per meritarsi infamie di tale portata. Lo stesso vale per Corvino che nelle parole di Becali, prima viene descritto come un amico da baciare poi, però, diventa una sorta di opportunista scorretto del mercato. Troppo, tutto davvero troppo. Certo anche Becali ha fatto sapere che la società viola ha offeso pesantemente Adrian Mutu:” Ho sentito parole brutte nei confronti di Mutu. Parolacce, come bastardo, mela marcia e tumore.” Come si dice in questi casi è pur sempre una parola contro un’altra. Naturalmente se fosse andata davvero in questi termini anche il comportamento dei dirigenti gigliati sarebbe da condannare. Adesso la storia è finita, almeno davanti alle telecamere e ai taccuini anche se continuerà nei tribunali di mezza Europa. E per la Fiorentina intesa come maglia non ci sono né vinti né vincitori. Resta un calciatore, un uomo come Adrian Mutu che forse ha perso tanto e che avrebbe dovuto pensare di più anche solo nello scegliere come cambiare.