BERARDI E PETRICCIONE, ERRORI FATALI. MADRIGALI NON BASTA
Stavolta i rigori sono fatali alla Fiorentina Primavera. E' il Chievo a imporsi dal dischetto (9-8 dopo il 3-3 al 120') al termine di una gara a dir poco rocambolesca. Perché come col Palermo, anche stavolta i viola si erano ritrovati a inseguire. Il gol di Alimi, nel finale di primo tempo, sembrava indirizzare la partita in favore del Chievo, più fresco per non aver giocato i supplementari ai quarti (dove aveva eliminato la Juventus vincendo 1-0). Ma nella ripresa sono gli episodi a cambiare la partita: Madrigali insacca sugli sviluppi di un calcio piazzato, il Chievo resta in dieci per l'espulsione di Alimi e Gulin si conquista un rigore assai dubbio che Fazzi trasforma. Viola avanti 2-1 ma, come giovedì, ancora rimontati: è Yemga a firmare il pari. Nei supplementari Madrigali (di testa su corner) riporta avanti i viola, ma il Chievo - in dieci - ancora una volta riesce a pareggiare, con un autogol di Berardi. E ai rigori è decisivo l'errore di Petriccione: la finale scudetto sarà Torino-Chievo.
Ecco le pagelle di FirenzeViola.it
BERTOLACCI - Incolpevole sul primo gol dei clivensi, viene beffato sul 2-2, salva tutto con una respinta da applausi sullo stesso Yamga nei supplementari. Sui rigori stavolta può poco, 6.
PAPINI - Preferito a Berardi nel ruolo di terzino destro, se ne sta un po' troppo sulle sue, ma nel complesso se la cava, 6.
(BERARDI - La sfortuna di finire nel tabellino con l'autogol del 3-3, e anche dopo va in difficoltà, 5)
MADRIGALI - Si scopre uomo d'area (avversaria) e segna due gol importanti, vanificati però dal triste eplogo. A due facce, 6,5.
EMPEREUR - Qualche responsabilità sul vantaggio del Chievo, guida dall'alto della sua esperienza una difesa che però ha incassato cinque gol in due partite, 5,5.
ZANON - Sulla sinistra svolge con ordine il compito difensivo, anche se il primo gol nasce dalla sue parti. In avanti qualche sgroppata interessante, 6.
(MANCINI - Non chiude sull'attaccante clivense in occasione del 3-3, su cui quindi ha qualche responsabilità, 5).
BANGU - Un'altra partita anonima in cui incide pochissimo: il grande assente di queste final eight, 5.
PETRICCIONE - Cerca di ritrovare lucidità e cerca di dare ordine alla manovra viola, ma non sempre è precisissimo e il primo gol nasce da un suo lancio errato. E alla lotteria dei rigori sbaglia quello decisivo, 5.
CAPEZZI - Stavolta a centrocampo dà il suo buon contributo. Alla mezz'ora della ripresa sfiora di potenza il gol che avrebbe chiuso la partita, poi pennella dalla bandierina il cross per il 3-2. Ritrovato, 6,5.
FAZZI - Servito assai poco, quando è chiamato in causa cerca sempre la giocata buona. Trasforma i due rigori che però servono a poco, 6.
GONDO - Solita partita di sacrificio, entra nel pareggio viola calciando il tiro sulla cui ribattuta Madrigali siglerà l'1-1. Da un centravanti però ci si aspetta anche qualcos'altro, 5,5.
GULIN - Si accende a tratti, si procura con astuzia un rigore che probabilmente non c'era, 5,5.
(PERALTA - Si vede poco, ma almeno non sbaglia il suo rigore, 5,5).
All. SEMPLICI - La sua Fiorentina è la solita: propositiva, che fa girare palla, che è pericolsa sui calci piazzati. Il problema è che gli viene a mancare il contributo dei migliori al termine di una stagione lunga e stancante. Come Buso tre anni fa (nella semifinale col Varese di Mangia e Zaza), la sua Fiorentina in superiorità numerica non riesce a centrare la finale. Al passo d'addio?, 5,5.