BENEDETTA SCADENZA..

FirenzeViola.it

Siamo in piena crisi economica e si fà di necessità virtù. Ma oramai è quasi un tormentone. Tutte le squadre (di Serie A soprattutto) sembrano guardare più ai dettagli del contratto che alle prestazioni del calciatore. La Fiorentina anche in questo è stata una delle prime. Apripista e pioniera per un mondo - quello dei giocatori in scadenza contrattuale - che può dare grosse delusioni ma anche piacevoli sorprese. Ricordiamo: un giocatore in scadenza ha una svalutazione sul mercato pari ad almeno tre volte il suo valore reale, ciò significa che se un giocatore vale dieci, in scadenza ne vale tre o quattro. Peraltro, un giocatore in scadenza può accordarsi e sottoscrivere un contratto con un’altra società già sei mesi prima del termine naturale del contratto in essere. Ciò significa che, per fare degli esempi di casa viola, Donadel potrebbe aver già firmato con altre squadre ovvero la stessa cosa potrebbe averla fatta Santana. Certo, sarebbero notizie abbastanza dolorose non solo per i tifosi ma anche per la società la quale sarebbe costretta a rimpiazzare non soltanto due validissimi giocatori ma anche due uomini con la u maiuscola. Meno penose sarebbero le partenze a costo zero di Avramov e Zanetti, magari dal punto di vista tecnico non da quello economico in quanto far arrivare a scadenza un tesserato è comunque una perdita di denaro.

Poi, come dimenticarsi di due grossi rimpianti viola andati via proprio a scadenza contrattuale: uno enorme come Ujfalusi e l’altro nemmeno tanto piccolo come Liverani. Due giocatori che scommettiamo avrebbero fatto tuttora comodo al tecnico Sinisa Mihajlovic. Ma se da un lato la scadenza è inopinabilmente un male, dall’altro può diventare una fonte di rafforzamento ragguardevole: Miller e Johansson sono per esempio gli ultimi nomi "costo zero" accostati alla Fiorentina. E se per Johansson sono soltanto voci per Miller la storia è ben diversa. Lo scozzese è molto vicino ai viola per una cifra che dir economica è riduttivo, si parla di cifre sotto il milione di euro per un giocatore che non fosse stato in scadenza avrebbe potuto valere sul mercato almeno cinque volte tanto. In questi casi, insomma, si fa bene a dire..Benedetta scadenza.