AL CUOR NON SI COMANDA
Andrea Della Valle stasera sarà a Londra per assistere a Tottenham-Fiorentina dopo quasi due mesi dall'ultima partita vista dal vivo. Era il 9 gennaio scorso infatti quando, al termine della sconfitta con la Lazio per 3-1, Della Valle uscendo fu aggredito verbalmente da alcuni tifosi tra cori sullo spendere e qualche "vergognati" urlato con un po' troppa veemenza. Roba di pochi e da poco, si pensò. Ma non fu così per Andrea Della Valle che prese un'uscita secondaria e fece intedendere di essere rimasto ferito ed offeso da quel trattamento. Nel frattempo c'è stato anche il mercato e lo "scivolone" della dirigenza sul difensore che, in realtà, Sousa aspetta ancora visto che prendere Benalouane all'ultimo tuffo non ha portato rinforzi (il giocatore si sta tuttora curando per il mal di schiena senza essere mai stato disponibile). Lo striscione della curva Fiesole durante la partita con il Carpi ("Tifosi, mister, giocatori facciamogli un bel dispetto: lottiamo per un sogno nonostante il loro progetto") è stato come gettare sale nella ferita di Della Valle, che si è sentito buttare giù dal carro dei vincitori proprio dai suoi tifoso. Lo sciopero del tifo in curva per i daspo e le denunce rimediate a Napoli alimentano anche equivoci, soprattutto a livello nazionale. Da allora, tra impegni lavorativi presunti e risentimento vero e proprio, il patron non ha più seguito la Fiorentina.
Ma è troppo forte l'amore per la sua Fiorentina, e allora eccolo, in piena settimana della moda (quando gli impegni lavorativi sono reali da poterlo giustificare), prendere il jet privato e arrivare a Londra dove in realtà c'è il solo Rogg (anche per gli impegni istituzionali voluti dalla Uefa: ieri sera infatti il dg ha cenato come da prassi con la dirigenza inglese). Segnali di disgelo o un ulteriore presa di posizione del patron verso Firenze, facendo vedere che lontano dal Franchi si riappropria della squadra? In realtà chi lo conosce parla di un Della Valle sì ferito e che lunedì non sarà al Franchi per l'importante partita con il Napoli, ma dice anche che il patron tornerà presto perché vuole troppo bene alla Fiorentina (e lo dimostra il blitz londinese) ed anche ai suoi tifosi. "Ci sarò sempre finché ci sarete voi" disse praticamente a Moena questa estate, quando snobbò i giornalisti a vantaggio dei tifosi. C'è da riconoscere che in tutto questo tempo il patron ha sempre fatto sentire la sua vicinanza alla squadra, non solo attraverso gli altri dirigenti, ma con telefonate frequenti. Inoltre, per chiudere la questione "mercato" e il malumore con lo stesso Sousa, Adv ha già sottolineato alla squadra dirigenziale che quando c'è un ruolo da coprire, quello deve essere l'obiettivo primario. Nel caso del difensore, ha detto ai suoi uomini, andava preso prima di ogni altro giocatore per non ridursi all'ultimo giorno e creare malumori sia nel tecnico che nella tifoseria. Il primo passo per la riappacificazione con i tifosi insomma sembra fatto, il secondo sarebbe prendere di nuovo la parola e spiegarsi con i tifosi, senza lasciare che siano altri, spesso neanche autorizzati, a parlare per lui indispettendo ancora di più i tifosi. Il terzo e definitivo sarebbe poi tornare al Franchi, aspettiamo fiduciosi.