STADIO NUOVO, Ok comunale trasferimento a Castello
Via libera alla possibilità di trasferire lo stadio dalla zona di Campo di Marte all'area di Castello. È quanto prevede una decisione adottata oggi dalla giunta, su proposta dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi. Una decisione che apre la strada alla collocazione il nuovo stadio nell'area di Castello. Da un lato si introduce la possibilità di trasferire le attività sportive dal Franchi con l'obiettivo di una "rigenerazione" dell'intera zona, dall'altro si inserisce la possibilità di collocare il nuovo stadio nell'area di Castello. Come peraltro già indicato nell'atto di indirizzo per il rinnovo della concessione in uso dello stadio Franchi approvato dal consiglio comunale lo scorso luglio.
Nel primo caso si tratta dell'inserimento nel Piano Strutturale della "possibilità di trasferire dallo stadio 'Artemio Franchi' l'attività agonistico-spettacolare per lo sport del calcio che apre uno scenario di rigenerazione dell'intera UTOE e in particolare del grande spazio urbano del Campo di Marte, che può ritornare ad essere un parco avente almeno dieci ettari di verde alberato continuo, ai margini del quale rimangano, oltre all'arena del Nervi ripristinata, tre o quattro impianti sportivi di prestigio". Per quanto riguarda l'UTOE 2 relativa all'area di Castello (non soltanto la proprietà Fondiaria-Sai ma anche terreni di altri proprietari), l'emendamento integra il profilo dell'UTOE inserendo che "Previa un'idonea procedura di valutazione, potranno far parte dei servizi di grande scala collocati nell'UTOE anche lo stadio per il calcio, accompagnato da attrezzature per il tempo libero e la cultura".
"Con questo provvedimento - commenta l'assessore Biagi - costruiamo il quadro e le prescrizioni perché questa opera si possa fare. Il Piano Strutturale rappresenta infatti la cornice generale entro cui si muove la politica urbanistica della città. Gli atti concreti sono successivi e saranno discussi nei tempi e nei modi opportuni". L'assessore Biagi precisa poi che con questo atto "non viene modificata la capacità edificatoria dell'UTOE 2: vale a dire che non si prevedeno incrementi dei metri quadrati e quindi di metri cubi rispetto a quanto già indicato nel Piano Strutturale". Lo stesso assessore Biagi sottolinea poi che l'UTOE 2 non comprende soltanto l'area di Castello di proprietà Fondiaria-Sai, ma anche altri terreni di proprietari diversi dove attualmente sorgono, tra l'altro, alcune aree industriali dismesse e attività produttive ancora funzionanti.