ODDO, Non sono d'accordo con lo sciopero
Intervenuto ai microfoni di RadioSei, Massimo Oddo, giocatore del Milan ed ex portavoce dei calciatori nella trattativa con la Lega per il contratto collettivo, ha detto la sua sullo sciopero indetto della prossima settimana:
"Voglio fare una premessa, sono stato portavoce dei calciatori quando è stato proclamato il primo sciopero - spiega l'ex capitano della Lazio -. Adesso parlo in qualità di me stesso e non rappresento nessuno. Da calciatore posso dire solo che tutti hanno fatto una scelta e io mi adeguo. Ma i punti fondamentali che hanno portato a questa rottura sono quelli dei trasferimenti obbligatori e dei fuori rosa. Noi calciatori ci abbiamo messo 40 anni per ottenere i nostri diritti e non mi sembra giusto che le società ci possano spostare come vogliono. E non mi sembra giusto neanche fare gruppi di lavoro che si allenino in orari diversi rispetto alla prima squadra, questa situazione sarebbe demoralizzante per chiunque'.
'In ogni caso però non sono d'accordo con lo sciopero - afferma Oddo -, ci sono delle alternative che possono essere prese in esame. Io ad esempio ho proposto una mia idea: che il giocatore dopo il secondo anno di contratto, se non rientra più nei piani tecnici e tattici, può rescindere il contratto, e così la società risparmia sullo stipendio e lui liberamente può scegliere la squadra'.