MAREGGINI, Montolivo non è ancora un leader
"E' un periodo in cui qualsiasi cosa è un pretesto per parlare di situazioni negative. Da persona di calcio mi sembra che una trattativa come quella di Barreto è normale che possa saltare nell'ultimo giorno di mercato. Non mi soffermerei su cosa non è arrivato in termini di acquisti, e se fossi un tifoso penserei solo a stare vicino alla squadra". L'ex portiere viola Gianmatteo Mareggini, ospite negli studi di Toscana Tv, analizza il momento viola il giorno dopo la chiusura delle trattative invernali. "La sconfitta di sabato scorso contro la Lazio è stata indecorosa ed ha spinto la Fiorentina per la prima volta, dopo tanti anni, in una situazione difficile, mentre io ne ho vissute tante da professionista e non mi sembra tutto così tragico - ha aggiunto Mareggini, ex preparatore dei portieri del Figline Valdarno -. Sono stato circondato dai tifosi ai tempi di Radice e posso dire che un giocatore in queste situazioni si tempra, per un senso di responsabilità e rispetto verso i tifosi. Behrami ha esagerato nel dire che questa è la squadra più forte in cui abbia mai giocato, però cosa doveva dire? - ha concluso il 43enne modenese -.
Più che dei mancati acquisti, mi preoccuperei del comportamento di alcuni giocatori, come Mutu e Vargas. La società si è dimostrata impotente contro ragazzi che di testa hanno dimostrato di non tenere alla maglia viola. La mancata gestione di questi giocatori importanti è il vero fallimento di questa Fiorentina, che non ha saputo motivarli la scorsa estate. Montolivo? Ho conosciuto giocatori che leader lo erano davvero come Batistuta e Dunga, e posso dire che il capitano viola ancora non lo è. Manca un vero leader nello spogliatoio gigliato, anche se Montolivo stesso ha dimostrato consapevolezza nel dire che, adesso, l'unico obiettivo stagionale è la salvezza. Una dichiarazione che gli fa onore".