GIANI, ADV importante. Stadio? Finché il comune...
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani è intervenuto per parlare dei temi più attuali in casa Fiorentina: "ADV? Credo abbia un amore verso la squadra già ampiamente dimostrato. Lo stesso sentimento lo porta ad essere anche un po' deluso, per questo dico ai tifosi di smettere di passare dai grandi odi all'entusiasmo. Siamo consapevoli che, in tanti anni di Della Valle, la Fiorentina ha giocato sempre ad alti livelli. CdA? Ci sono obiettivi praticabili, come restare nelle prime sei squadre del campionato e nelle prime quattro della Coppa Italia per onorare la competizione. Dobbiamo puntare su quattro o cinque perni e poi sui giovani, possibilmente italiani. Abbiamo un tecnico che conosce l'ambiente e che si presenta con grande entusiasmo. Pioli deve ripartire dalla difesa, quest'anno non avevamo le condizioni giuste per affrontare le medie partite. Clima? Mi sono fatto l'idea che i Della Valle siano sensibili al clima della città e mi è sembrato che Firenze abbia percepito che con l'addio eventuale dei marchigiani si sarebbe creato il vuoto. I proprietari cinesi dei club più blasonati d'Italia non si sa neppure chi siano, e non raggiungono grandi risultati. Questo a Firenze creerebbe solo malcontento. Mi sembra che i DV abbiano sempre portato grande rispetto con le parole alla città.
Si è ora ritrovato un equilibrio con cui la dirigenza può affrontare il campionato. Inoltre è stato messo in luce l'importanza di un dirigente come Salica, valorizzandolo. E anche Antognoni ha riportato entusiasmo. Sul mercato abbiamo un esperto come Corvino, quindi sono fiducioso. Stadio? E' diventato una sorta di argomento tabù. Certe dichiarazioni che sono state fatte mi sono sembrate un po' inverosimili, infatti finché il comune non avrà fatto la sua parte sarà inutile parlare di stadio. Ne riparleremo quando vedremo la nuova Mercafir a Castello. Bernardeschi? Il calcio in Italia sta cambiando. Berna è un giovane attaccato a Firenze, questo è il giocatore che conosco. Ma al di là dei valori del calciatore, la vicenda ci insegna che il calcio moderno lo fanno i procuratori".