FIORENTINA, Tutto sul diverbio Vieri-Mutu

24.09.2007 07:31 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Siamo sinceri, lì per lì, chi ha avuto la fortuna (diciamo così) di assistere all’episodio in diretta ha pensato davvero al peggio. Vieri che, minaccioso, si avvicina a Mutu. Lo colpisce con una «smanacciata» all’altezza del petto, poi si porta il dito indice al naso a voler dire — chiaramente —: prenditi questo e zitto. La reazione del romeno? Fra il sorpreso (moltissimo) e il chi stringe i denti per evitare che un attimo di follia si trasformi in chissà che cosa. L’episodio finisce lì e per una volta non ci sono le mille lucine delle telecamere a riprenderlo e a fargli fare il giro di mezzo modo in un secondo. Meglio così, certo, anche perché le telecamere le sfrutteranno poco dopo la fine della partita i due protagonisti della vicenda. Non per litigare, sia chiaro, ma per lanciarsi segnali di pace e per spiegare a tutti che in campo ci si può anche dare uno spintone fra compagni di squadra senza però creare un caso o rovinare un’amicizia.

«E’ DA NOVE anni che ci conosciamo — è Mutu a parlare per primo — ed episodi come questo possono sempre succedere. No, nessun problema fra noi. Anzi, nello spogliatoio abbiamo parlato, abbiamo anche scherzato sulla questione. Eppoi, io dopo quella scintilla di palloni…».



ECCOLO Vieri, l’uomo che ha «affrontato» (e colpito) Mutu. E anche l’ex bomber dell’Atalanta sdrammatizza. Anzi, davanti alle telecamere, trova il tempo di… autoflagellarsi. «Il battibecco con Mutu? E’ un nostro modo di sfogarci — dice sorridendo —. E poi dopo quel contatto Adrian mi ha dato due gran palloni, ma sono stato io, puntualmente, a sbagliare entrambe le occasioni che ci avrebbero permesso di chiudere il match in anticipo rispetto al 90’». Argomento chiuso, insomma. Chiuso per voce dei protagonisti e di buona parte dello spogliatoio, mentre per Prandelli la cosa non è proprio esistita. «Non ho visto l’episodio» , racconta. «Sono sincero, seguivo l’azione e quindi ero voltato verso la metà campo opposta. Comunque nel dopo partita Christian e Adrian hanno parlato, li ho visti parlare. Anzi se devo essere più preciso li ho visti sorridere e scherzare, che cosa posso aggiungere a questo?».

AVANTI, dunque, sulla linea del «non è successo niente», proprio come si sono affrettati a spiegare anche i compagni di squadra dei due attaccanti. Prendiamo Balzaretti: «Situazioni di questo tipo — ha detto il difensore — si verificano dove lo spogliatoio è unito. Sono convinto che quando si litiga e alla fine ci si ritrova a commentare la storia con un sorriso, questo ti può aiutare molto a consolidare ancora di più il gruppo. Ben vengano, dunque, certi scontri, perché faranno solo del bene alla squadra». Identico il concetto espresso da Michele Pazienza. «Adrian e Christian hanno fatto pace? Non credo ci sia stato bisogno di fare pace perché i due già in campo avevano ripreso a dialogare nel modo che più piace a entrambi, lanciandosi a vicenda verso la porta avversaria. Ma avete visto o no che palloni ha dato Mutu a Vieri nella fase finale della partita? Ricordatevelo bene, la Fiorentina è costruita su uno spogliatoio solidissimo». Kroldrup invece si allinea con Prandelli. «Che cosa è successo? — domanda —. No, purtroppo, non ho visto quello che mi state raccontando voi giornalisti, quindi non lo posso commentare».