FIORENTINA-LIVORNO, Tensione amaranto
Silenzio stampa imposto alla squadra e a tutti gli addetti almeno fino al derby di domani sera a Firenze. E’ la decisione presa dalla società amaranto all’indomani della sconfitta casalinga subita contro il Napoli. Salva dunque la testa di Antonio Cavallo, allenatore in seconda messo in discussione dal presidente Spinelli. Il patron è tornato ieri a più miti consigli dopo l’accusa al vice di aver consigliato Camolese di ritardare l’ingresso in campo (poi mai avvenuto) di Pavan al posto di Tristán. Il tecnico ha spiegato che il cambio non è avvenuto perché il pallone negli ultimi minuti non era mai uscito, prendendosi peraltro tutte le eventuali responsabilità del caso. Non solo a parole ma anche con i fatti: ieri era pronta la lettera di dimissioni se Spinelli non avesse chiesto scusa (come successo). Camolese riteneva l’attacco a Cavallo come un attacco rivolto direttamente alla sua gestione.
La panchina dell’ex granata scricchiola comunque, ma difficilmente accadrà qualcosa prima della gara di domenica con il Catania. Match decisivo questo ancor più del derby, sulla carta maggiormente complicato visto il valore degli avversari. Anche un punto servirebbe alla causa e a consolidare almeno un po’ la posizione di Camolese che, sia ben chiaro, non ha poi grandi colpe. Può non aver azzeccato qualche cambio, ma i nodi di una campagna acquisti lacunosa stanno tornando di nuovo al pettine. Se questa squadra, Tavano a parte, non segna nonostante crei un discreto numero di potenziali occasioni da rete, sarà anche un po’ per limiti tecnici di qualche elemento che scende in campo. Camolese ha i numeri per tentare di salvare il Livorno. Per i miracoli bisogna invece bussare a qualche altra porta