DELIO ROSSI, Montella molto preparato e curioso
Delio Rossi, ex tecnico di Lazio e Fiorentina, ha parlato del prossimo appuntamento tra la squadra viola e la Roma e sui due tecnici Montella e Zeman. Queste le sue parole:
Contatti con la Roma?
“Non sono mai stato vicino alla Roma, né contattato dalla dirigenza giallorossa. Quello che è stato scritto sui giornali non corrisponde alla verità”.
Zeman e Montella?
“Per quanto riguarda Montella, mi unisco ai plausi che gli stanno facendo in tanti. L’ho conosciuto da calciatore prima e da allenatore poi e posso dire che è un tecnico preparato e curioso. La Fiorentina è la vera rivelazioni di queste 15 giornate di campionato. La Roma deve ancora trovare la sua dimensione, ma in prospettiva è la squadra più forte in assoluto”.
Zeman è cambiato?
“Sono contento per l’accostamento con il tecnioco boemo, premettendo che ogni allenatore ha il suo modo di essere e di lavorare: a Salerno per esempio, ho vinto subito con il 4-3-3 ma poi ho vinto anche con altri moduli. Zeman non è cambiato per nulla, è sempre lo stesso”.
De Rossi. Dove lo farebbe giocare?
“De Rossi lo conosco bene, ma lo conosco da avversario. Per dare un giudizio dettagliato dovrei allenarlo. Posso dire che per me, viste le sue caratteristiche tecniche, lo metterei davanti alla difesa. La sua posizione ideale”.
Fiorentina?
“La Fiorentina ha fatto quello che aveva deciso con me nella passata stagione. Vale a dire, una rifondazione completa, dopo il ciclo fatto da Prandelli. La dirigenza viola, ha fatto una buona rivoluzione. Inoltre posso dire che, i giocatori arrivati questa estate erano già stata acquistati a gennaio scorso: El Hamdaoui, Borja Valero e Pizarro su tutti. Gli stessi però, preferirono terminare la stagione scorsa in altri lidi”, ha detto ai microfoni della trasmissione radiofonica "La città nel pallone" su Radio Ies.
Jovetic?
“Un professionista serio con qualità importanti nell’uno contro uno e non solo. Non è una prima punta, ma un attaccante moderno con una tecnica ottima. Somiglia a Vucinic, ma la differenza è la sua forza di gambe”.
Somiglia a Totti?
“Ha delle caratteristiche che ricordano a Totti, ma il capitano giallorosso è universale”.
Quanto conta la presenza di un presidente in una squadra di calcio?
“Non conta nulla secondo me. Se la dirigenza è ben strutturata, non serve che il presidente faccia sfuriate negli spogliatoi per ottenere risultati”.