ANCELOTTI, Non è ancora il momento di andarmene

05.04.2008 15:00 di  Redazione FV   vedi letture

Ancelotti, che settimana è stata? Regolare, ci siamo allenati bene. Domani ci sarà la verifica. L'atmosfera la preoccupa?
No, assolutamente. Giochiamo contro una squadra viva e dinamica come il Cagliari, dobbiamo concentrarci su questo. Che pericoli pone il Cagliari? Soprattutto la vivacità. E' una squadra che ha fatto molto bene in casa e ora se la sta giocando bene, può salvarsi.
Il quarto posto secondo lei è ancora possibile?
E' dura, mancano solo sette giornate dalla fine. Bisogna vincerle tutte.

Cosa si aspetta da Inzaghi? In che condizioni è?
Sarà disponibile per entrare a partita in corso. Pippo dà vivacità a tutto l'ambiente, la sua è una presenza molto importante per tutta la squadra.

Cosa cambierà rispetto alla settimana scorsa?
Soprattutto l'atteggiamento mi auguro cambi, l'assetto rimarrà più o meno quello.

La squadra in che condizioni è?
Non siamo brillantissimi ma il problema non sta lì: dobbiamo stare più attenti.

La squadra è in grado di reagire?
Non siamo una squadra scarica, la reazione l'ho vista sia con la Samp sia con l'Atalanta e l'ho vista anche in settimana. E' aumentato in tutti noi il senso di responsabilità e l'attenzione nel fare le cose. La riconoscenza verso questa squadra è illimitata, infinita e rimarrà per sempre.

Come si spiega i fischi durante la partita con l'Atalanta?
C'è stato qualche fischio forse incomprensibile all'inizio, poi nella ripresa quando la squadra ha reagito il pubblico l'ha sostenuta.

Come giocherà il Milan domani?
Con un attaccante più Kakà e Seedorf.

L'uscita dalla Champions vi ha condizionati?
Può essere, può aver scaricato un po' la squadra. Ma ormai è passato del tempo da quella delusione.

Si torna a parlare di Ronaldinho al Milan. Che ne pensa?
Io penso che l'interesse del Milan nei suoi confronti parte da molto lontano. La società sta osservando l'evolversi della situazione, è un grande campione e ci interessa. Non solo a noi purtroppo.



Con Kakà e Pato sarebbe un grande tridente...
Ronaldinho ha caratteristiche diverse rispetto a loro. Sheva invece assomiglia di più a Pato, ma non è detto che i due non potrebbero comunque giocare insieme. Il modulo giusto lo si individua quando si hanno i giocatori effettivamente a disposizione.

Cosa ne pensa dei comportamenti extra-calcistici di Ronaldinho?
Non tocca a me giudicarli. Quest'anno ha avuto qualche difficoltà, ma è un grande campione.

Ripensa ancora all'eliminazione dalla Champions?
Abbiamo incontrato una squadra più forte di noi, anche se penso che l'Arsenal non riuscirà ad arrivare in finale.

Vi serve un centravanti forte nel gioco aereo?
E' un'opzione importante per certi tipi di partite, ma lo spirito dei grandi giocatori è quello di mettersi a disposizione della squadra.

Sulla possibilità che Maldini prosegua un altro anno?
Tocca a lui decidere, in tutti noi c'è grande disponibilità ad accettare qualsiasi verdetto. Ora sta sicuramente meglio rispetto all'anno scorso. Per noi sarebbe sempre una presenza positiva.

Il centrocampo dell'Arsenal è il più forte del mondo?
E' ben assortito, giocano bene insieme. Flamini ha più sostanza rispetto a Fabregas, che ha più qualità. Hleb invece ha più dinamismo.

Per qualche giocatore è arrivato il momento dell'addio?
Non è intenzione nostra parlarne adesso e non è intenzione nostra cedere giocatori. Gourcuff e Gilardino intendiamo tenerli anche il prossimo anno. Emerson sta recuperando.

Cafu in che condizioni è?
Sta bene, domani potrebbe partire dal primo minuto.

Cosa pensa del futuro?
E' normale che in futuro la mia strada si separerà da quella di questa società. Ma non è ancora arrivato quel giorno.