OCCHI PUNTATI SU...Il "bello" della debuttante.
Il ghiaccio è stato rotto, Prandelli e la squadra hanno sbattuto contro lo spauracchio dell'esordio ma hanno saputo prontamente rialzarsi e portare a casa un risultato positivo. Al resto penserà il popolo viola ed il tifo incessante del Franchi.
Due dati per cominciare: fino al gol del Groningen (26° min.) la percentuale del possesso palla recitava: 68% per gli olandesi, 32% per la Fiorentina. Già alla fine del primo tempo la situazione si era riequilibrata, per poi stabilizzarsi su un solido vantaggio viola a fine partita (55% contro il 45%). Si ha un bel dire che la Coppa Uefa è una competizione minore, e che in molti casi sarebbe opportuno giocarla “alla meno”. Noi non siamo d’accordo e crediamo la pensino così anche i giocatori viola e lo stesso Prandelli che, tutti insieme, hanno dimostrato di soffrire oltremisura l’emozione del debutto.
Pronti via e la Fiorentina viene aggredita e sovrastata fisicamente, Fiorentina assente ingiustificata se non come “debuttante”, intimorita dalle sfarzo dell’ingresso in società. Qualche esempio? Liverani, abitualmente lento, stavolta si mostra (insolitamente) impreciso; Montolivo, relegato esterno di sinistra, si prodiga nel ruolo di crocerossino in soccorso di Pasqual, in palese difficoltà su quella fascia. Vieri beh…merita un discorso a parte. Non è di nuovo un giocatore finito ora come non era risorto agli antichi splendori prima. In medium stat virtus, e attendiamo nuove riprove prima di esprimere un giudizio definitivo. Lo stesso Prandelli è da mettere sul banco degl'imputati per la formazione sbagliata del primo tempo (Vieri per Pazzini, Kroldrup per Dainelli…perchè?) e per il marcia indietro improvviso circa l’utilizzo del turn – over (a domanda risponde: “Ho fatto pretattica”). Insomma una Fiorentina sinceramente imbarazzante nella prima frazione che limita i danni e che si ripresenta nella ripresa con un’altra verve e con…Kuzmanovich al posto di Pazienza. L’ingresso del serbo e quello successivo di Pazzini per Vieri conferiscono tono a tutta la manovra e non a caso è proprio di Giampaolo l’assist per il gol di Semioli.
Ecco quindi materializzarsi il “bello” della debuttante: la Fiorentina del secondo tempo cancella l'impasse emotivo e risorge dalle difficoltà iniziali, riuscendo a trasformarle in dosi massicce di coraggio. La “spaurita novizia” lascia il posto ad un’esperta navigatrice delle perigliose acque d'oltre confine e adesso, pagato lo scotto dell’esordio (“Nei debutti c'è sempre emozione, forse abbiamo pagato questo nella prima frazione…” parole del mister), affrontiamo il ritorno con rinnovata convinzione. L’impatto traumatico del debutto sembra aver dato un’accelerata improvvisa a quel processo di maturazione tanto auspicato per i giovani virgulti viola, e se qualcuno pensava che la coppa Uefa sarebbe stata una passeggiata di salute beh… stasera dovrà ricredersi.
STEFANO BORGI