"AMARCORD", Il portafortuna Olimpico di Torino. E se giocasse l'amuleto Osvaldo?
Sono passati appena 8 mesi e sembra trascorso un secolo. Un giovane argentino, Pablo Daniel Osvaldo, con una prodezza degna delle figurine Panini, regalava, il 18 maggio scorso, un fantastico sogno europeo a tutta la Firenze viola. E' il 76', Jorgensen giostra sulla fascia destra, e con il mancino crossa nel mezzo dove il giovane attaccante viola addomestica il pallone di testa e, sfoggiando una perfetta coordinazione, esegue la rovesciata vincente che vuuol dire Champions League. Ma ahimè, il sogno è durato poco, il tempo di passare i preliminari con lo Slavia Praga, di accarezzare imprese impossibili con Lione e Bayern e mercoledì a Bucarest la Fiorentina si giocherà l'ingresso in quella Coppa Uefa che fu il sogno infranto della scorsa stagione.
Nel mezzo la partita contro il Torino che dovrà dirci cosa vuol fare la Fiorentina da grande, sospesa tra i sogni di gloria per un quarto posto da riconquistare ed un mediocre centroclassifica da evitare. Viene in suo soccorso la cabala ed uno stadio, l'Olimpico di Torino, vero e proprio portafortuna. Viola imbattuti nel nuovo impianto torinese e addirittura protagonisti di tre vittorie su altrettanti precedenti disputati. Era il 25 ottobre 2006 quando Martin Jorgensen, ancora lui il protagonista, firma al 13' il successo gigliato con un mirabile rasoterra di sinistro. E poi, come dimenticarla, la celeberrima data del 2 marzo 2008 che tenne a battesimo la storico ed irripetibile orgasmo di un 3-2 sui nemici della Juventus, griffato ancora una volta Osvaldo dopo le prodezze di Gobbi e Papa Waigo. I viola vengono da 10 sconfitte nelle ultime tredici trasferte e hanno perduto le ultime tre consecutive lontano dal "Franchi". Quella contro il Torino è una sfida da dentro o fuori, e nessuno si può tirare indietro. C'è bisogno di ritrovare lo spirito vincente, c'è bisogno di tutto il gruppo ma anche dei fuoriclasse che prendano per mano i giovani, c'è bisogno di Mutu, di Frey, di Gilardino, c'è bisogno della vera Fiorentina.