DOBBIAMO COMINCIARE A PARARE...
“Si va a…giocare all’est” è il motivetto, reso scrivibile e mondato delle pruriginose origini, intonato dai tifosi viola (prettamente di sesso maschile) ogni qual volta la Fiorentina si dirige in quella zona geografica per affrontare le partite europee. Andare in Ucraina ad incontrare il Dnipro, solletica i bollenti spiriti come, si spera, l’umore generale di tutti coloro che tengono alla Viola e che aspettano una riscossa internazionale. Il momento è più che delicato.
Dobbiamo cominciare a parare i colpi che arrivano dalla delusione che affiora dopo i punti persi nelle ultime partite. Il passare dalle stalle alle stelle è un virus che a Firenze attecchisce sempre. Dover riporre i sogni di gloria, dopo solo sei giornate di campionato, forse è eccessivo, ma qualcosa ancora non decolla.
Dobbiamo cominciare a parare i colpi che ci da la sfortuna, che ci priva di giocatori importanti a causa di infortuni più o meno gravi. Sballano tutti i pronostici sulla quantità di gol che avevamo previsto per la nostra coppia di super attaccanti, con queste assenze. Dovranno impegnarsi per recuperare! Intanto però è il settore più falcidiato se si considera che anche Rebic si è fermato.
Dobbiamo cominciare a parare i colpi che derivano dalla considerazione che, forse, alcuni dei calciatori che credevamo utili alla squadra viola, risultano essere di un valore decisamente inferiore alle aspettative. Come di contro si è cercato di rivalorizzare “un fantasma” qual’era Vargas che immagino possa essere arrabbiato nero col mondo (o con Neto) vista la ribalta che gli ha tolto. Se la Fiorentina avesse vinto con il gol da lui segnato, tutti avrebbero parlato del suo ritorno miracoloso e non delle papere del portiere. La sua voglia di rivalsa non può però essere sfruttata in Europa League.
E’ però basilare che si cominci a parare nel vero senso dell’espressione e nel miglior modo possibile.
Questo altalenare di prestazioni più o meno convincenti (il meno vince, purtroppo), sta facendo tornare di moda i dubbi, da pochi giorni sopiti, sulle capacità del nostro numero uno. Troppe incertezze e punti che costano cari alla classifica e alla sicurezza di tutto il reparto difensivo. In questi giorni varie voci sono tornate a tirare in ballo Viviano: non sarà stata chiusa troppo in fretta la sua pratica e senza valide alternative? Il brasiliano era già in casa, come erano già in casa i dubbi e le sue insicurezze.
Per tutto questo, gli uomini a disposizione di Montella non sono molti, ma l’avversario di stasera dovrebbe essere alla nostra portata, senza però sottovalutare nessuno perché l’Europa è un palcoscenico che vorremmo ci vedesse protagonisti.
La Signora in viola